Jul 28 2014

HelpSemaforoQuesto semaforo indica il livello difficoltà del post
semaforo verde - articolo per tutti semaforo giallo - articolo avanzato semaforo rosso - articolo per esperti

4 metriche che si confondono facilmente

autore: categoria: generale

M’è passato sotto agli occhi questo post di edynamic: The Four Most Confusing Metrics in Google Analytics e ho pensato che valesse la pena di riprenderlo, anche se parla di cose che negli anni ho già affrontato su questo blog.

Le prime due metriche interessate sono il bounce rate e l’exit rate (tasso di rimbalzo e tasso di uscita, in italiano): le definizioni per queste due metriche sono:

  • Bounce rate: una visita che non fa registrare una seconda pagina, o un evento (che non sia classificato come “non interattivo” tramite apposito settaggio).
  • Exit rate: l’ultima pagina vista di ogni sessione.

Le differenze principali sono che per esserci un bounce la visita deve iniziare e concludersi nella stessa pagina, quindi è una condizione che può verificarsi oppure no, mentre una sessione deve necessariamente terminare da qualche parte, quindi una exit page c’è sempre.

Vi pregherei di non considerare i calcoli successivi nel post originale, perché sono effettuati su un assunto sbagliato 🙂
Nel caso descritto nel loro esempio, che riporto qui

Session 1: Page A > Page B > Page C > Exit

Session 2: Page B > Page C > Page A > Exit

Session 3: Page C > Page B> Page A > Exit

Session 4: Page A > Exit

i calcoli corretti sono:
– Il bounce rate della pagina A è 50% (1 bounce – la quarta sessione – su 2 sessioni in cui era landing page)
– Il bounce rate della pagina B è 0% (0 bounce su 1 sessione in cui era landing page)
– Il bounce rate della pagina C è 0% (0 bounce su 1 sessione in cui era landing page)

– L’exit rate della pagina A è 75% (è stata l’ultima pagina in 3 sessioni su 4)
– L’exit rate della pagina B è 0% (non è mai stata l’ultima)
– L’exit rate della pagina C è 33% (è stata l’ultima in una sessione su 3 in cui è stata vista)

In ogni caso ne avevo parlato circa cinque anni fa

Le altre due metriche che generano confusione sono il tempo sulla pagina e il tempo sul sito: il tempo sulla pagina è il tempo trascorso su ogni pagina, calcolato come la differenza tra il momento in cui il sistema sa che stiamo facendo “cose” su una pagina (apertura di pagina, eventi sulla pagina) e il momento in cui è stata aperta la pagina precedente. Inoltre, quando si calcola il tempo sulla pagina, Google Analytics non include le visite che hanno fatto dei rimbalzi, che abbasserebbero drasticamente la media.

Con esempi pratici, sempre presi dal post e corretti per non generare confusione (ipotizziamo non ci siano eventi in questo tracciamento):

Session 1: Page A (30 seconds) > Page B (60 seconds) > Page C > Exit

Session 2: Page A > Exit

Session 3: Page A (20 seconds) > Page B > Exit

– Il tempo medio sulla pagina A è 25 secondi (30+20 diviso 2, perché i bounce non contano).
– Il tempo medio sulla pagina B è 60 secondi (60 diviso 1, perché quando una pagina è l’ultima non si può calcolare il tempo sulla pagina. Diverso sarebbe se ci fossero eventi sulla pagina)
– Il tempo medio sulla pagina C è di 0 secondi.

Il tempo medio sul sito usa lo stesso principio, ma sottrae il momento dell’ultima hit arrivata dal momento della prima hit della sessione. Esso include i bounce, ma tanto quanto prima non può includere il tempo sull’ultima pagina (sempre escludendo gli eventi).
Se prendiamo l’esempio di prima, il tempo medio sul sito è 37 secondi (30+60+20 diviso 3).

Di questo ne abbiamo parlato addirittura nel 2008, accidenti se è anziano questo blog 😉

Condividi l'articolo:

Scrivi un Commento