Jun 13 2012

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Colonna “accessi” nel report dei contenuti

autore: categoria: generale

Da qualche giorno nel report delle pagine principali, all’interno della sezione dei contenuti, è comparsa la colonna delle metriche ACCESSI. In realtà è equivalente a dire visite, ma siccome è riferito alle landing page lo chiamano così. Il problema è che in realtà non siamo nel report delle landing pages, delle pagine di destinazione, ma nel report dei contenuti. E quindi?

E quindi questa è la risposta sbagliata ad un problema che esiste da sempre: la frequenza di rimbalzo nel report dei contenuti non è riferita al numero di pagine viste di ogni pagina, ma al numero di volte in cui quella pagina è stata la prima di ogni visita; una landing page, appunto. Questa cosa l’avevo già evidenziata tempo fa, auspicando che la metrica “frequenza di rimbalzo” fosse rimossa da quel report; l’unico posto sensato in cui guardare la frequenza di rimbalzo è infatti il report delle landing page.

Il team di Google invece ha deciso di perseguire la strada contrario, mettendo la metrica accessi nel report dei contenuti: esattamente l’opposto di quanto sperato. Per fortuna si può sempre ovviare con un custom report…

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5 Commenti

  1. ciao, scusa non sono sicuro di aver capito bene quello che vuoi dire, però mi sembra corretto mettere la colonna Acessi nelle pagine principali, proprio per far capire quante volte quelle pagine sono state delle landing page, visto che li sono conteggiati anche gli accessi interni.
    Non ha invece senso mettere la colonna Accessi nella pagina delle landing page in quanto ogni visualizzazione di landing page è un accesso.
    dimmi tu se sbaglio
    ciao!

  2. per far capire quante volte sono state landing c’è il report apposta. quello giusto per parlare anche di bounce rate. se si vuole fare tutto in un unico report – e non sono d’accordo – che senso ha tenere l’altro?

  3. credo che il report “tutte le pagine” voglia solo dare una visione complessiva, permettendo di distinguere anche quante pagine sono state landing page.
    cmq personalmente reputo la frequenza di rimbalzo veramente poco utile, se io “pubblicizzo” una pagina, lo faccio in modo che chi ci entra trovi in quella pagina quello che sta cercando, sapere che è stata visualizzata 1 o più pagine in più oltre alla landing page non mi cambia la vita, internet è fatto così, le persone vogliono trovare tutto e subito, chi naviga all’interno di un sito spesso lo fa esclusivamente quando ha tempo da dedicare a qualcosa che non è esattamente quello che stava cercando ma che potrebbe interessargli, tutti gli altri tipi di “viralità” sono scatenati quasi sempre da “trucchetti”, le persone non si stupiscono più di niente, internet ci ha abituati così

  4. Se il bounce rate è poco utile, utile o estremamente utile forse dipende dal tipo di sito/business. Dubito che settori come online travel o retail possano prescindere da serie analisi sul bounce rate (tra le altre metriche) e dall’impatto che questo ha su business e campagne di marketing online. Sebbene metrica piú complessa da leggere di quanto apparirebbe, per me il bounce rate è senza dubbio interessante.

    Riguardo al post, capisco il tuo punto Marco. Quello che personalmente vedo di positivo, è la possibilitá di controllare le due metriche Pageviews e Entrances in un’unica area, in modo da avere un’idea su quanto una certa pagina viene visitata vs quanto “lavora” da landing (una sorta di ratio). Ci si potrebbero trovare spunti di ottimizzazione interessanti.
    Il report Landing diventa come dici forse superfluo/ripetuto, ma credo ci possa stare un’area “semplificata” contenente solo dati di quel tipo per restringere il focus dell’analisi.

  5. Il problema é sempre e comunque che mostrare il bounce lì risulta fuorviante, secondo me. Andrebbe mostrato solo nelle landing

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