Jan 11 2009

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Concentrate, strumento per la long tail delle keyword

autore: categoria: report

logo Concentrate
Juice Analytics ha da poco rilasciato Concentrate, uno strumento che si appoggia su un account Google Analytics per facilitare l’analisi della cosiddetta long tail delle keyword, ovvero la coda lunga formata da molte parole chiave che portano poco traffico singolarmente, ma che sommate insieme compongono una mole importante di visite. Naturalmente l’ho testato per voi…

La procedura di iscrizione è abbastanza semplice, forse anche più facile di AnalyticsView di cui vi ho parlato qualche tempo fa. Si forniscono i dati di base – nome cognome e email – si sceglie una password e si clicca sul link di attivazione che viene inviato per posta elettronica. Il secondo passo è quello di aggiungere su GA un utente al profilo che si vuole analizzare (e dargli il ruolo di utente, non amministratore) e indicare il nome del profilo che si desidera collegare. Il terzo step è di controllo, ovvero Concentrate ci chiede di indicare il bounce rate della prima keyyword del report “keyword”, per verificare che davvero abbiamo accesso ai report; qui dovete aver l’accortezza di indicare il numero in formato americano, ovvero con il punto come separatore dei decimali (91,64 diventa perciò 91.64).

Il pannello di benvenuto è molto semplice, c’è una lista dei profili creati e si possono filtrare per sorgente al quale sono collegati (Google Analytics o Hitwise) o per dimensione (meno di 1000 keywords, tra le 1000 e le 5000, oltre le 5000). Cliccando un profilo si accede al riepilogo, dove sono indicate in forma aggregata le performance delle top 50 keyword e quelle del resto, cioè della long tail. Vengono elencati anche le prime cinque frasi di ricerca, le prime cinque parole e i primi cinque pattern riconosciuti. Concentrate si occupa appunto di analizzare l’intero set di key e di estrarre dei pattern comuni tramite i quali è possibile aggregare le key e analizzarle in modo aggregato e omogeneo.

La finestra di dettaglio è divisa in quattro tab: patterns, Wordtree, Queries e Words.
Patterns è appunto l’analisi di cui vi ho accennato sopra, ed è equivalente all’uso dei filtri in linea nel report di GA, con il vantaggio che su Analytics se ne può vedere uno alla volta mentre qui sono tutti disponibili. Ad esempio, se il nostro sito ricevesse visite con le chiavi “lavorare a Genova”, “lavorare a Milano” e “lavorare a Torino”, Concentrate riconoscerebbe il pattern e proporrebbe una analisi aggregata su “lavorare a [x]”, in modo che il potenziale da sviluppare del set di keyword non passi inosservato come farebbe se guardassimo alle singole frasi. E’ anche disponibile un filtro in linea per scremare ulteriormente il report predefinito.
Wordtree è la parte visivamente più gratificante, e permette di conoscere, data una parola iniziale, la sequenza delle altre parole correlate nelle ricerche utilizzate per arrivare al sito. Alcune di queste parole “secondarie” poi, possono creare un ulteriore livello di approfondimento. Se vogliamo è l’equivalente del report “percorsi di accesso” di GA, ma con le keyphrase al posto della pagine di contenuto. Sono disponibili filtri per colorare le parti di parole chiave in base al tempo medio sul sito, alla percentuale di visite nuove o al tasso di rimbalzo, o per accedere direttamente alle parole più comuni.
Queries permette di effettuare interrogazioni sul set di parole chiave estratto da Concentrate, e oltre ai classici dati rilevabili anche tramite GA permette di conoscere il pattern associato ad ogni query di ricerca registrata. Tra tutti i pannelli lo ritengo quello meno utile, perché non fornisce molte più informazioni di quanto non si possa già ricavare da Google Analytics.
Words infine, dato un filtro iniziale, mostra le parole più frequenti che appaiono nelle query di ricerca e la loro lunghezza. E’ presente un filtro per mostrare solo le query di una, due o tre parole, per nascondere quelle che vengono chiamate “everyday word” (le congiunzioni e le preposizioni, però vale solo per la lingua inglese) e per nascondere le parole che non vengono usate molto frequentemente.

La versione gratuita di Concentrate permette l’analisi sull’ultimo mese e si collega ad un solo profilo di GA. Esistono naturalmente anche versioni a pagamento, la Solo da 39 dollari/mese non ha limiti temporali ma include solo le prime 20000 key, la Plus da 99 dollari/mese amplia a 50000 key e 5 profili e la Max senza limiti di profili e 100000 keyword ma per la quale bisogna alzare la cornetta.

Mi sento assolutamente di consigliarvi almeno un giro nella versione gratuita, specialmente se credete nella teoria della long tail o se fate attività SEO sul vostro sito e volete uno sguardo diverso sui dati che guardate tutti i giorni. Il pregio più grande di Concentrate è infatti, secondo me, la visione differente che introduce nei dati, il differente modo di visualizzarli e quindi le idee nuove che può imprimere nella vostra testa.

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9 Commenti

  1. Lorenzo De Santis

    Ciao Marco,
    ho letto con interesse i tuoi articoli riguardanti questi software che s’implementano in Analytics, sono diversi giorni alla ricerca di un tool che mi possa aiutare in tal senso, migliorare l’analisi della long tail e la scelta delle future ottimizzazioni..

    Tu cosa useresti scegliendo tra concentrate e analyticsview?

    Stavo opetando per hitail, è un tool a sè, però sicuramente con tool integrati ad analytics il monitoraggio sarà ottimo..

    Un altra domanda: in concentrate i limiti delle keywords per ogni profilo cosa vogliono intendere? Non è molto chiaro se su base mensile, o altro..

    A presto e grazie
    Lorenzo

  2. se è per la long tail, Concentrate. L’altro è più un sistema per produrre report customizzati.

  3. Lorenzo De Santis

    Ok grazie per la risposta.. mentre per questo dubbio:

    “in concentrate i limiti delle keywords per ogni profilo cosa vogliono intendere? Non è molto chiaro se su base mensile, o altro..”

    Ciao

  4. Lorenzo De Santis

    Sinceramente sono entrato nella demo e non vedo nulla di particolare.. I dati più importanti sono il numero delle query e il volume.. Non so fino a che punto possano valere 100 $ al mese queste informazioni..

  5. beh, il plus sono le modalità di visualizzazione dei dati, che normalmente non hai o devi ricostruirti da solo. Pensa ai “patterns” ad esempio. Per il resto, azzardo: se hai 10.000 keyword ne hai 10.000 a prescindere dal periodo temporale. Se ne fai 10.000 al mese potrai analizzare un solo mese, se le fai in un anno potrai analizzare un anno. Ma è un “secondo me” eh!

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