Mar 10 2013

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Cronologia modifiche e novità sul tag manager

autore: categoria: tagmanager

La cronologia modifiche dovrebbe ormai essere attiva per tutti: la trovate cliccando AMMINISTRAZIONE e selezionando un Google Analytics Account, sta tra “sorgenti di dati” e “impostazioni account”. Se non siete soliti apportare molte modifiche ad account e profili sarà probabilmente una schermata vuota, io in un paio di casi ho già le prime notifiche. D’ora in avanti sarà più facile tenere traccia dei cambiamenti nella configurazione.

Altra modifica recente su GA si trova nei report Social, con la promozione a voce di menu dei report “attività hub dati” e “trackback”.
Molte novità invece nel Google Tag Manager, che ultimamente mi trovo ad aprire più volte al giorno e dove praticamente sempre si notano modifiche e introduzione di funzionalità; le ultime che ho notato sono:

  • rifatta la grafica del selettore del tipo di tag, e riorganizzato logicamente il contenuto. Il problema è che probabilmente stanno usando un traduttore automatico, e quindi il “trasforma monitoraggio delle conversioni” altro non è che “Turn conversion tracker”, dove Turn è uno strumento di web analytics :-/
  • Aggiunti al template Google Analytics anche i tipi di monitoraggio “social” e “tempi utente”
  • Aggiunti al template Google Analytics per le pagine – configurazione avanzata – le opzioni “titolo della pagina”, “chiave della sorgente/mezzo/termine/contenuti/nome”, “chiave del valore che impedisce la sostituzione” ( non chiedetemi cosa sia ), “sostituzione sorgente/mezzo/termine/contenuti/nome”, “sostituzione gclid”, “sostituzione sorgente clic di Google (gclsrc)”, “sostituzione ID clic di Doubleclic (dlid)”.
  • Aggiunta la possibilità di aggiungere motori di ricerca dall’interfaccia del GTM (funzione _addOrganic)
  • Aggiunta la possibilità di dare un nome al tracker

Quest’ultima possibilità, anche se ai più sembra poca cosa, è invece fondamentale per fare una migrazione completa.
L’oggetto che viene istanziato dal Tag Manager quando si usa il template predefinito di Google Analytics, infatti, è privato e inaccessibile dall’esterno: ovvero se uso il template predefinito, poi non posso mettere (o lasciare se già ce l’ho) un onclick di tipo _gaq.push([‘_trackEvent’, eccetera]). Non funzionerebbe e dovrei alternativamente passare all’uso di dataLayer.push come suggerito dalle best practices del GTM, ma dovendo potenzialmente cambiare molto codice nelle pagine, oppure rinunciare al template e usare un tag HTML custom in cui re-incollo il codice di base presente sulle pagine.

Con la nuova opzione in teoria mi basta nominare il tracker _gaq e dovrei essere in grado di salvare capra e cavoli 🙂 (questa è una castroneria, naturalmente, che mi vale tutta la brutta figura. Così imparo a scrivere di notte dicendo “domattina lo testo” 🙂 ) mi basta selezionare l’opzione e lasciare vuoto il nome, giacché il tracker predefinito in GA – versione asincrona – non ha nome (nella versione sincrona si chiamava pageTracker).

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