Apr 22 2009

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Ed ecco finalmente l’API ufficiale

autore: categoria: API

Ape su un fioreOggi è il giorno tanto atteso in cui Google ha introdotto ufficialmente un sistema per accedere ai dati di Google Analytics senza bisogno di aprire l’interfaccia. Ma non solo, poiché in realtà quello era già possibile usando un client Adobe AIR. Da oggi Analytics diventa più modulare, e in futuro vedremo fiorire applicazioni di terze parti che si appoggiano ai dati di GA e li integrano, o li mostrano sotto nuove forme.

Come avevo intuito tempo fa, esistono già aziende che hanno iniziato a sviluppare usando la API in preview: scorrendo l’elenco degli esempi (non più online ora) non possiamo fare a meno di notare Concentrateme di Juice Analytics, di cui vi ho parlato, oppure MailChimp, un altro strumento interessante il cui post è in bozza da mesi. Google ha dato loro un accesso privilegiato in modo da uscire oggi già con alcuni strumenti pronti e funzionanti, che possono motivare ulteriormente altri sviluppatori a gettarsi nella mischia.
Ad esempio, posso ipotizzare l’arrivo di CMS in grado di proporre automaticamente in prima pagina i contenuti più letti, oppure di comporre al volo una pagina con i contenuti più visitati da una determinata keyword se l’utente arriva con la medesima keyword. Non c’è quasi limite alla fantasia, una volta che si possono avere i dati a disposizione.
Un’altra cosa che mi aspetto di vedere quasi subito è un plugin di WordPress per aggiungere un pannello alla dashboard con l’andamento degli accessi presi da GA.

Tecnicamente è anche possibile “farsi un backup” dei dati contenuti in Google Analytics: attualmente il sistema ha un limite di 10.000 richieste al giorno, con un massimo di 100 ogni 10 secondi, e una singola richiesta non può tirare fuori una tabella con più di 1.000 righe, però un bravo programmatore può temporizzare le richieste e immagazzinare i risultati in un proprio database. Come dicevo ieri in chat con Andrea Serravezza, credo anche io come Ian Thomas che in futuro ga.js diventerà uno standard de facto di raccolta dati in web analytics, e l’arrivo di una API di esportazione dei dati è il primo passo della previsione in tre step di Ian. Il secondo passo è appena iniziato, e alcune applicazioni già esistono, per il terzo serve solo tempo. D’altronde l’infrastruttura di rete di Google è impressionante e difficilmente replicabile, quindi i grandi vendor potrebbero decidere di appoggiarsi ed estendere ga.js e usare le API per dare ai propri clienti viste personalizzate sui dati raccolti.

Il mio livello come programmatore purtroppo non è così avanzato da permettermi di sviluppare da solo applicazioni che si integrino con Google Analytics, ma la fantasia non mi manca, e le conoscenze nemmeno 🙂 Darò ugualmente un’occhiata alla documentazione, e chissà che non esca fuori qualche buona idea da sfruttare con l’aiuto di qualcuno di voi…

photo credit aussiegal on flickr

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4 Commenti

  1. Scenario interessante 🙂 Ci sarà da divertirsi per il futuro…

  2. Nel tempo libero credo proprio che mi dedicherò a dare un’occhiata alla documentazione: non sono un programmatore ma conosco PHP (credo) a sufficienza per fare un tentativo.

    Un primo utilizzo delle API a cui avevo pensato da tempo riguarda l’aggregazione di dati in una dashboard dei kpi, pianificata giorno per giorno.

    Tutto ciò permetterebbe di automatizzare l’attività di monitoraggio di un sito e presentare report personalizzati al cliente.

    Tutto senza muovere un dito! 🙂

  3. Ah, ecco come facevano quelle aziende ad avere già le applicazione: avevnoa le API in preview. Grazie 🙂

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