Oct 19 2011

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Il vostro report delle keyword cambierà. In peggio :(

autore: categoria: generale

Abituati come siamo ormai da tempo a parlare sempre e solo di buone notizie, una cattiva ogni tanto ci riporta con i piedi per terra. Con una mossa a sorpresa Google ha detto ieri che nelle prossime settimane tutte le ricerche fatte da utenti che sono loggati ai suoi servizi (gmail, google plus, eccetera) saranno reindirizzati alla versione https del motore (si veda anche il post sul blog ufficiale di GA). Inoltre, per questioni di privacy, la keyword verrà omessa dal referrer. E’ un po’ diverso da coloro che usano il sito https://encrypted.google.com, che cripta elimina totalmente il referrer e viene visto da Analytics come traffico diretto (quando la pagina di destinazione è su HTTP. da encrypted a HTTPS il referrer c’è); in questo caso il mezzo sarà riconosciuto correttamente come ORGANIC, ma la parola chiave mancante sarà sostituita con (NOT PROVIDED).

E attenzione, la cosa vale per TUTTI i sistemi di web analytics, non solamente Google Analytics.

Ovviamente questa non è una buona notizia. Nonostante quel che può dire Google, cioè che solo una minima parte del traffico sarà affetta, è evidente che il numero di persone che utilizzano servizi personalizzati di Google è alto, e in in crescita. Paradossalmente se Google+ dovesse avere grande successo, ci ritroveremmo con moltissimi utenti che iniziano a navigare da loggati, e quindi a perdere le informazioni sulle loro keyword. E’ vero che abbiamo ancora i report del Webmaster tool (e la loro integrazione con GA), ma non sono affatto la stessa cosa.

La modifica non avrà impatto invece sui click provenienti da annunci AdWords, e il motivo è semplice: le keyword per il traffico organico sono estratte direttamente dal referrer, e se Google toglie l’informazione nessuno la può trovare, invece i clic sugli annunci a pagamento transitano prima dai server di google, che deve registrare il clic, l’annuncio, la parola chiave e tutto il resto delle informazioni che poi ci rendiconta in AdWords, e poiché il parametro gclid non viene tolto dal referrer poi GA sarà in grado di reimportare quelle informazioni dentro ad Analytics.

Quanto ai facili commenti sul fatto che in Google Analytics Premium sarà invece possibile avere le informazioni sulle keyword organiche, dico che secondo me non è così: se fosse prima o poi si verrebbe a sapere, e sarebbe una enorme figuraccia per Google Analytics. Io stesso sono deluso da questa novità, ma penso che non possano spingersi così tanto oltre…

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24 Commenti

  1. Ho descritto la stessa cosa ieri sera. Mi chiedo se google non potrebbe semplicemente implementare il metodo _link che usiamo per i casi di tracciamento cross-domain. In questa maniera i dati di riferimento potrebbero diventare parte della url?

  2. mhh no. _link trasferisce interamente i cookie tra due domini di primo livello. Se volessero in qualche modo potrebbero farlo, ma dato che la cosa nasce per questioni di privacy – o almeno così dicono – è evidente che non VOGLIONO farlo…

  3. Da quello che dice un utente, non è che non vogliono farlo, ma a quanto pare è una caratteristica di offuscamento del protocollo SSL: non conoscendo l’RFC te lo riferisco, ma non posso confermare o smentire.

  4. Proprio una brutta news.. mi chiedo chi ancora non sia solito aprire anche solo GMail la mattina! bah..

    grazie per la news!
    Marco

  5. quello è per via del fatto che tra https e http il referrer si perde. In questo caso invece riescono a riconoscere che la provenienza è google – infatti assegnano ORGANIC e non DIRECT come sarebbe lecito aspettarsi e come accade da encryipted.google.com – ma non mettono la keyword

  6. Che brutta notizia Tambu!!!
    Sarà un po’ un casino ora ragionare sulla redditività delle KW che portano traffico e sull’opportunità di investirci su per la SEO.
    Toccherà fare i test di “redditività” per forza con adwords, anche se non è proprio la stessa cosa.

    Porcalocca…

  7. Ciao Marco. Io penso che prima o poi sarà un dato che renderanno nuovamente disponibile su Google Analytics Premium. Figuraccia? Forse si, ma la logica del $ non guarda in faccia a nessuno e non credo che in Google si farannno scrupoli da questo punto di vista. Che fine ha fatto la scelta ‘etica’ di Google di non pubblicare annunci AdWords sulla birra (prima) e sugli alcolici e liquori (dopo)? Sapevano che c’era un interesse economico enorme su quel settore, e nel 2008 hanno modificato la policy negli USA permettendone la pubblicazione.

    Ovviamente concordo sul fatto che la scelta di non rendere più disponibili una parte di dati del traffico organico è una scelta alquanto discutibile.

  8. che bottaaaaaaaaaaaaaaaaa !!! buuuuuuuuuuuuuuuu

  9. Unico lato positivo: poter valutare quanto del traffico organico viene da utenti loggati rispetto a quelli non loggati, in teoria i primi sono più soggetti a serp personalizzate quindi può essere interessante avere questa segmentazione..

  10. Pessima, pessima cosa.

    A me ha dato molto fastidio il vendere la novità come un guadagno nella securezza degli utenti… quando invece è un cambiamento a tutto vantaggio di Adwords che sono clic a pagamento…

  11. Francesca Dalla Serra

    Si sa già che percentuale di kws potremmo perdere in Italia?

  12. no. non ci sono stime ufficiali. e manco ufficiose a quanto leggo in giro…

  13. @Giorgio Montaldo:

    Io penso che prima o poi sarà un dato che renderanno nuovamente disponibile su Google Analytics Premium.

    Avinash Kaushik ha smentito questa ipotesi.

  14. come dicevamo su Twitter, più facile che lo rendano disponibile per tutti tramite webmaster tools integrati in GA, tracciando il tutto server-side come AdWords (sempre da un’idea di Giacomo 🙂 ). Va bene i soldi, ma non possono rovinare così tanto la reputazione del tool che gli fornisce un grande numero di informazioni gratis.

  15. Marco io sono tra quelli che ha sentito puzza di bruciato.
    http://bit.ly/post-bye-referrer

    Indipendentemente dalle reali intenzioni di Google, passare queste informazioni (keyword) hai siti di destinazione è una banalità. In Google lo sanno. Smettano di fare le verginelle perché si rendono semplicemente ipocriti e irritanti.

    Avinash può affrettarsi quanto vuole a smentire sparate come la mia, ciò non toglie che non proponendo delle soluzioni alimenta ulteriormente i sospetti. Google sa quale ricerca ha fatto un utente loggato, di conseguenza può spararmi gentilmente questa informazione in GA. E gli altri software? Si attaccano. Ce ne faremo tutti una ragione.

    Se così non fosse avrebbero già pensato a passare il dato in query string.

    A prescindere dalle mie speculazioni resta il fatto che non riuscirò più a tracciare tutte le keyword nei miei database: c@22°!

  16. Il solito Avinash mette a disposizione un rapporto personalizzato già bell’e pronto per visualizzare le keyword “not provided”: http://goo.gl/UuKY0

    Naturalmente bisogna usare il link da loggati…

    (A proposito: lo prende il link questo blog o lo cancella in automatico? Boh… proviamo) 🙂

  17. Scusate…. ovviamente intendevo dire che il rapporto mostra proprio la riga “not provided”, non mostra le keyword “nascoste”.

  18. https://encrypted.google.com, che cripta totalmente il referrer e viene visto da Analytics come traffico diretto

    Questo è inesatto. L’affermazione che il Referer viene inviato “criptato” è vera solo se la risorsa di destinazione è su HTTPS, ma in quel caso viene anche decrittato (e tracciato correttamente). Viceversa, nel caso di risorse su HTTP, il Referer non viene proprio inviato, cliccando su un link da encrypted.google.com (N.B.: questo comportamento è by design secondo la specifica del protocollo HTTP e preesisteva alla modifica introdotta da Google, che interessa unicamente la versione SSL di www): è quello, l’unico caso in cui il traffico organico da Google viene visto come “traffico diretto”.

    In questo post sul mio blog trovate la casistica completa:
    http://www.giacomopelagatti.it/2011/10/risultati-test-referer-ssl-google/

  19. ho modificato il post, grazie 🙂

  20. Punto della situazione:

    Utente loggato con i servizi Google:
    1) sito di destinazione in http: non viene passato ne il reffer ne la query (GA non privided)
    2) sito di destinazione in https: viene passato il reffer (qundi google) ma non la query (GA cosa si vede? )

    2) Utente non loggato
    Tutto uguale
    3) encrypted.google.com il traffico organico viene visto come traffico diretto

    E’ corretto quanto scritto?
    Grazie per la disponibilità

  21. se l’utente è loggato vedi sempre NOT PROVIDED, se usa ecrypted vedi la query solo se il tuo sito è https

  22. Rifaccio lo schemino:

    Utente loggato con i servizi Google:
    1) sito di destinazione in http: non viene passato ne il reffer ne la query (GA NOT PROVIDED e non conosco nemmeno il reffer)
    2) sito di destinazione in https: viene passato il reffer (qundi google) ma non la query (GA NOT PROVIDED)

    2) Utente non loggato
    Tutto uguale

    3) encrypted.google.com

    1) sito di destinazione in http: non vedo ne refer ne la keyword
    2) sito di destinazione in https: vedo il reffer e la query

    è corretto? manca qualcosa? la casistica è completa?
    Grazie

  23. il referrer viene passato lo stesso, ma viene tolta la keyword. Per questo Google Analytics è in grado di inserire NOT PROVIDED sia se la destinazione è http sia se è https.

    SE il referrer è google.com e il parametro q= è vuoto, ALLORA segna ORGANIC e keyword NOT PROVIDED. Altrimenti q= è pieno e quindi segna ORGANIC e la keyword esatta.

  24. Sinceramente non capisco queste decisioni di Google. Fino ad ora prendeva le informazioni di tutti ed ora di punto in bianco ha deciso di cambiare non mostrando le key in analytics. Daltronde un webmaster non riuscirebbe a risalire all’utente quindi non ne vedo il motivo…

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