Jul 25 2012

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Content experiment per tutti

autore: Marco Cilia categoria: esperimenti

Le novità introdotte due giorni fa ai content experiment, che nel frattempo sono stati abilitati sul 100% degli account, credo detengano il record assoluto di minore tempo intercorso tra l’annuncio di una funzione e la sua “versione 2” con miglioramenti.

Nel dettaglio, è stato introdotto il supporto a URL relativi, invece che assoluti; ad esempio si può condurre un esperimento su due variazioni di url che si trovano su sottodomini differenti, oppure su un unico url che varia per la presenza di una variabile (oppure anche su protocolli secure / non-secure: c’è un esempio in fondo a questa pagina dell’help).

Inoltre da adesso in poi si possono copiare gli esperimenti, in modo da riutilizzare il codice usato per la pagina originale dell’esperimento originale; ad esempio se un esperimento si conclude ma vogliamo affinarlo, copiamo l’esperimento e lasciamo la stessa landing, che si preoccuperà di redirezionare sulle nuove variazioni.

Infine i report sono ora molto più “Google Analytics like”, cioè sono state introdotte le metriche classiche presenti nelle schede di GA: utilizzo del sito, gruppo obiettivi ed E-commerce, e inoltre si possono mostrare le righe nel grafico come nel resto del prodotto.

Variazioni interessanti, se solo non fossero così dannatamente veloci a introdurle magari si riuscirebbe a testare tutto con più calma… 🙂


Jun 01 2012

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Analytics integra Website Optimizer: un prodotto sempre più completo

autore: Marco Cilia categoria: report

Oggi è uno di quei giorni destinati a segnare il corso della storia del nostro strumento preferito di web analytics: il team ha appena annunciato sul blog ufficiale il prossimo rilascio dei Content Experiment, e la contestuale sparizione di Google Website Optimizer.
Con il passare degli anni le richieste più pressanti al team di Google Analytics sono state quelle relative all’integrazione con gli altri prodotti Google destinati agli advertiser, ai webmaster o agli editori: prima fu AdWords, ovviamente, poi Adsense, poi Feedburner (anche se il risultato ancora oggi lascia un po’ a desiderare…), poi Webmaster Tools (e anche lì c’è molto spazio per migliorare!). Il grande escluso di questa lista, benché fosse il più naturale candidato al matrimonio (ne parlavo qui e qui), è stato fino ad oggi Google Website Optimizer, lo strumento dedicato ai test A/B e ai multivariati; uno strumento cioè in grado di prendere due versioni della stessa pagina, o due o più elementi della stessa pagina, e aiutare a decidere quale delle due fosse più funzionale al raggiungimento di un determinato obiettivo.

content experiments

Benché non fossi affatto un esperto di GWO, ho assistito negli anni al susseguirsi di una serie di istruzioni dedicate a chi volesse integrare i due strumenti: codici aggiuntivi, funzioni apparentemente slegate dal contesto da aggiungere al tracciamento, uso di variabili personalizzate. Quando la nuova funzione Content Experiment sarà disponibile tutto questo sarà un ricordo! i vantaggi principali dei content experiments infatti sono:

  • strumento guidato di setup, che aiuta passo-passo nella creazione del test
  • uso del codice di Analytics già presente sulla pagina, meno javascript da caricare, meno modifiche al codice
  • determinazione automatica del vincitore, quando viene raggiunto un adeguato intervallo di confidenza
  • un test richiederà almeno 2 settimane, e non oltre 3 mesi
  • le variazioni con performance scarsissime saranno automaticamente scartate dall’esperimento in corso d’opera, in modo da rendere più significativi i risultati per le restanti varianti

Il vantaggio di fare tutto questo direttamente dentro a GA è ovviamente quello di poter legare i dati degli esperimenti a tutti gli altri presenti nei nostri report, poter usare la segmentazione, e avere le altre metriche a disposizione, e sono poi i motivi per cui sono anni che si chiede a gran voce l’integrazione. A partire dal 1 agosto inoltre, Google Website Optimizer in versione stand-alone smetterà di essere accessibile. L’altro svantaggio è che al momento i content experiment supportano solo gli split test A/B con 5 varianti oltre alla pagina di controllo originale: niente test multivariati
Quando tutto questo sarà visibile? “nelle prossime settimane”, ovviamente 🙂

(altri post che ne parlano: Daniel Waiseberg, Roi Revolution)