Jan 11 2010

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sharega? non mi sembra una buona idea…

autore: Marco Cilia categoria: generale

Ho saputo da non molto tempo che esiste un sistema per “condividere” con tutti le proprie statistiche di Google Analytics; questo sistema si chiama sharega.com (il sito sembra offline adesso) e fondamentalmente vi permette di mettere sul vostro sito un contatore delle visite registrate da Analytics.

Tralasciando un momento il fatto che anche io fornisco un contatore simile (non è questo il motivo del post), anchee ammettendo che dietro ci siano le persone più oneste del mondo la modalità di fruizione mi lascia parecchio perplesso. Leggendo la guida all’utilizzo di sharega.com si nota come uno dei presupposti per l’utilizzo sia l’aggiunta di uno specifico utente (ga@sharega.com) al profilo di cui si vogliono condividere i dati.

Sostanzialmente per condividere il numero delle visite, date accesso a sharega a tutti i dati del profilo (compresi, ad esempio, i report Adwords e i guadagni Adsense, se li usate e li avete collegati a Google Analytics). So che in passato io stesso ho consigliato due strumenti che facevano la stessa cosa – Concentrate e AnalyticsView – ma all’epoca non avevo ancora visto in azione la modalità corretta per sfruttare le API (quella che usa il Data Feed Query Explorer, ad esempio). Inoltre dietro a quei due strumenti ci sono Juice Analytics e EpikOne, due Authorized Consultants molto conosciuti nel settore, dietro a sharega non si intravede nessun nome noto.

Non date mai accesso a servizi se non siete sicuri dell’identità del fornitore, e ricordate sempre che le API di Google Analytics forniscono un comodo sistema di autenticazione che non rende affatto necessario l’aggiunta di utenti ai propri profili!


May 03 2009

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Prova le API prima di iniziare a studiare

autore: Marco Cilia categoria: API

Ho iniziato a studiare come usare le API appena ho avuto cinque minuti di tempo, e come mi aspettavo non è tutto rose e fiori, per un programmatore medio come me. Tuttavia alcuni risultati ho iniziato ad averli, e penso che presto potrò proporre un primo banale utilizzo, e alcune altre idee mi stanno già balenando in testa.

Ma esiste un modo per provare ad estrarre dati senza iniziare a programmare, magari per rendersi conto di cosa si può fare e di che risultati si possono avere: http://vascodegapi.juiceanalytics.com, nuova creatura della ben conosciuta Juice Analytics. Vasco de GAPI è un’interfaccia web che, dopo aver effettuato l’autenticazione in Google Analytics, chiede all’utente di effettuare alcune scelte tramite menu a tendina: ad esempio chiede quale sia l’account dal quale ricavare i dati tra tutti quelli cui abbiamo accesso, le dimensioni e le metriche, il campo che comanda l’ordinamento dei risultati, eventuali filtri sui risultati e il periodo temporale di riferimento.

Una volta effettuate queste scelte, il sistema provvede ad effettuare un riepilogo delle impostazioni scelte e a richiamare i primi dati estratti, fornendo poi la possibilità di scaricarli tutti in un file .csv. A questo proposito c’è da notare che una delle condizioni di utilizzo delle API è che una singola chiamata non può generare più di mille risultati, ma che 1000 è comunque il doppio di 500, cioè del massimo ottenibile attraverso l’interfaccia web (anche se in passato vi ho mostrato un trucco mica male 🙂 ). Usando Vasco de GAPi si possono quindi ottenere senza sforzo, e senza scrivere una riga di codice, le prime mille keyword dell’omonimo report.

L’altro lato positivo è che il sistema provvede anche a fornire un esempio funzionante del codice che può essere usato per ottenere i medesimi risultati: in questo caso però bisogna essere esperti programmatori, poiché il linguaggio utilizzato è Python che implementa Google data.
Il sistema in sé non produce quasi niente che non si possa fare con un custom report, ma ha il grande pregio di mostrare i risultati di un possibile export senza toccare il codice, e di far prendere confidenza con la nomenclatura usata nella API; ad esempio la metrica delle pagine viste si chiama ga:pageview

Vasco de GAPI non ha accesso permanente al vostro account Google, né memorizza ovviamente alcuna password: per utilizzarlo dovete essere loggati in GA oppure dovete loggarvi all’istante, e poi dare esplicitamente il consenso affinché Vasco abbia accesso ai dati. Esiste chiaramente una procedura per rimuovere questa autorizzazione, descritta qui, ma io non trovo il link relativo ai siti autorizzati.

Concludo dicendo che nel post di presentazione dello strumento, Juice Analytics rivela che il loro strumento per la coda lunga Concentrare, di cui vi ho parlato a Gennaio, non usava nessuna API (nemmeno in beta) e si affidava a del sano e vecchio screen-scraping (catturare tramite un programma il contenuto di una pagina web). Mi ero sbagliato 🙂


Jan 11 2009

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Concentrate, strumento per la long tail delle keyword

autore: Marco Cilia categoria: report

logo Concentrate
Juice Analytics ha da poco rilasciato Concentrate, uno strumento che si appoggia su un account Google Analytics per facilitare l’analisi della cosiddetta long tail delle keyword, ovvero la coda lunga formata da molte parole chiave che portano poco traffico singolarmente, ma che sommate insieme compongono una mole importante di visite. Naturalmente l’ho testato per voi… Continua a leggere “Concentrate, strumento per la long tail delle keyword”