Sep 14 2009

HelpSemaforoQuesto semaforo indica il livello difficoltà del post
semaforo verde - articolo per tutti semaforo giallo - articolo avanzato semaforo rosso - articolo per esperti

Tracciare le applicazioni nei telefonini Android

autore: categoria: codice di monitoraggio

magic-neroQuando parliamo di “Mobile Analytics” ci riferiamo allo studio dei comportamenti degli utenti che utilizzano dispositivi mobili evoluti (tipicamente cellulari di ultima generazione) per visitare i siti di cui curiamo la web analytics. E’ un settore che inizia a riscuotere un certo interesse, complici anche i successi di Apple tramite il suo Iphone e di Google tramite il suo sistema operativo mobile Android.

Esiste tuttavia un altro punto di vista possibile, che non prende in considerazione l’interazione utente-sito, ma copre esclusivamente l’esperienza d’uso dell’applicazione, che non è assolutamente detto abbia a che fare con il web. E’ un argomento piuttosto delicato, poiché al contrario dei computer i dispositivi mobili sono riconducibili sempre ad un numero di telefono, unico, e quindi a un nome e cognome. Un nome abbastanza famoso per le applicazioni Iphone e Ipod Touch è quello di Pinch Media Pinchanalytics, che fornisce una piattaforma molto completa per questo genere di operazioni.

Andrea Baccega ha invece realizzato un “ponte” tra le applicazioni Android e Google Analytics, che consentirà agli sviluppatori Android di avere una libreria pronta da includere nelle loro applicazioni per tracciare cosa e quanto fanno gli utenti mentre le utilizzano. La libreria ha due metodi _trackPageview e _trackEvent che possono essere usati ad esempio per tracciare pannelli e pulsanti delle applicazioni, per sapere quante persone usano un certo pulsante su una certa “pagina”, oppure per recuperare informazioni sulle opzioni scelte dentro all’applicazione.
Le istruzioni per l’utilizzo e il download si trovano sul blog di Andrea, e non le riporto qui. Il mio consiglio, qualora voleste cimentarvi nell’integrazione, è di specificare a chiare lettere prima e durante l’utilizzo (magari con una finestra di dialogo obbligatoria al primo utilizzo, ove premere OK e RIFIUTO) che la vostra applicazione traccerà in modo anonimo i dati di utilizzo.

Andrea inoltre è stato così gentile da darmi l’accesso alle statistiche di una sua applicazione già in giro sui telefonini e mi ha aiutato a comprendere meglio il funzionamento della sua creatura. Infatti sappiamo tutti che Google Analytics si basa sull’utilizzo di cookie, che invece le app non usano. In questo, Andrea ha fatto un lavorone, sostituendo l’uso dei cookie con file xml in modo del tutto trasparente sia all’applicazione sia a Google Analytics, e consentendo quindi di tracciare praticamente tutte le informazioni che normalmente vediamo in GA, compresi quindi la fedeltà dei visitatori, la lingua del sistema operativo o la risoluzione dello schermo del telefonino. Chiaramente in questo tipo di report la sorgente di traffico è unicamente “diretto”, e infatti quella sezione di rapporti è pressoché inutile, ma i restanti – se siete sviluppatori Android – valgono sicuramente la pena. Ancora complimenti, Andrea!

Condividi l'articolo:

3 Commenti

  1. Grazie a te per l’articolo.. Speriamo che qualcun’altro si interessi e continui lo sviluppo insieme a me 😛

Scrivi un Commento