Sep 17 2018

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Il piano B per rendere il cliente padrone del suo account

autore: Marco Cilia categoria: generale

Ancora nell’anno domini 2018 ogni tanto mi imbatto nel caso in cui un cliente, magari non skillatissimo a livello di Analytics, non ha il pieno possesso del suo account Google Analytics: vuoi perché l’agenzia abituata al “lock-in” ha creato una property dentro al suo account (“facciamo sempre così”), vuoi perché chi ha realizzato il sito ha messo Analytics al 90°, sempre partendo dal proprio account (“non sapevo se ne potessero creare altri”), o varie altre versioni più o meno fraudolente volontarie.

Premesso che la configurazione ottimale è sempre e soltanto una: il cliente è ADMIN a livello di ACCOUNT (più MANAGE USERS, naturalmente) del suo o dei suoi account Google Analytics, e le agenzie e i fornitori vengono abilitati di volta in volta per la gestione dei progetti e le necessità. Ma se così non è, tipicamente vi ritroverete nella situazione in cui dovrete chiedere al cliente di chiedere alla vecchia agenzia di abilitarlo come ADMIN + MANAGE USER in modo che lui possa aggiungere voi e farvi iniziare a lavorare. La risposta però potrebbe anche (anzi, è probabile che sia) essere una frase all’incirca simile a “non possiamo. Se vi facciamo ADMIN dell’account, vedreste tutte le property” (sottinteso: vedreste tutti i gonzi che stiamo bloccando nel nostro account e/o gli spending Google Ads).

Se anche vi ricordaste che ormai si possono spostare le property da un account all’altro, sapreste che per farlo è necessario proprio il privilegio di amministratore (edit) e di gestione utenti.

Il piano B prevede che si faccia la procedura al contrario: voi creerete un nuovo account Google Analytics, vuoto e di cui sarete amministratori. Darete accesso pieno all’agenzia, che non vedrà nulla, e fornirete istruzioni affinché sia lei a “spingere” la property nel vostro nuovo account. Fatto quello potrete rimuovere la vecchia agenzia e aggiungere il cliente con pieni poteri. Oppure potrete spostare a vostra volta la property in un account del cliente, consolidando magari situazioni caotiche in cui ci sono diversi GA account con gestioni multiple e disordinate degli utenti.

Sembra una banalità, ma a volte alle soluzioni semplici non ci si pensa 🙂


Sep 10 2016

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Ora puoi spostare una property da un account a un altro

autore: Marco Cilia categoria: generale

In sordina, zitto zitto (o almeno, per ora non è uscito un post ufficiale [edit 14/09: eccolo qui]) ha fatto capolino negli account di tutto il mondo il pulsante “sposta proprietà”

property-move

Come si può immaginare, il pulsante permette di spostare una property da un account a un altro. Quindi si perderà per sempre l’associazione tra il numero UA-xxxxxx e l’account (qui c’è un ripassino sulla gerarchia di GA), un po’ come al giorno d’oggi il prefisso di un cellulare non è più rappresentativo del gestore, da quando esiste la number portability.

Non ho ancora provato a spostarne una, ma nei prossimi giorni in ufficio avremo modo finalmente di mettere ordine in certi account disastrosi ( 😀 ), però a quanto mi è dato di vedere per avere la possibilità di spostare una property bisogna avere il privilegio di MODIFICA su entrambi gli account: quello di partenza – che “perde” la property – e quello di arrivo – che “guadagna” la property. E’ una forma di sicurezza per tutti gli attori coinvolti, anche perché le opzioni disponibili sono due e molto diverse:

  1. La prima recita “Mantieni le autorizzazioni esistenti per la proprietà e le viste. Le autorizzazioni per la proprietà e la vista attualmente impostate vengono copiate con la proprietà. Pertanto, gli utenti che dispongono di un accesso a livello di account nell’account di origine avranno un accesso a livello di proprietà nell’account di destinazione.” e dovrebbe spostare anche tutti i permessi utente; in pratica non dovrebbe cambiare niente se non l’account che contiene la property.
  2. La seconda recita “Sostituisci le autorizzazioni esistenti per la proprietà e le viste con le autorizzazioni dell’account di destinazione. La proprietà e le viste erediteranno le autorizzazioni dall’account di destinazione.” che dovrebbe resettare i permessi utente, di fatto sottraendo per sempre la property al controllo degli utenti di partenza (ammesso che non siano presenti anche nell’account di destinazione, ovvio)

Da un lato questo può facilitare alcune operazioni: ad esempio gli account GA360 che dispongono di Rollup properties, possono crearle solo se le property sono nello stesso account. Da oggi sarà più semplice riorganizzare i dati e aggregarli su macro-livelli con le Rollup native. Dall’altro lato penso a tutte le agenzie che in questi 10 anni hanno blindato i clienti su Account/property creati secondo una gerarchia errata, e che ogni volta che un contratto finisce si sono sentiti dire “non possiamo darvi accesso completo all’account perché contiene i dati di altri clienti”. Ecco, adesso invece puoi spostarla senza problemi. Speriamo che questo non si tramuti in un “mercato nero” di dati storici…


Jan 27 2015

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TOTALE! Anche GA ora ha il suo “cestino”

autore: Marco Cilia categoria: generale

A quanti di voi è mai successo di cancellare una vista (ne ho visti tantissimi), una property (meno, ma erano dolori) o un account (me ne hanno raccontato uno, una volta)?
La procedura per recuperarli è sempre esistita, con restrizioni più o meno ampie, ma era farraginosa e necessitava l’assistenza di un partner certificato Google Analytics, o qualche santo in terre AdWords/Analytics.

Poco fa il team ha annunciato che invece, a partire da adesso (ma se fossi in voi non sperimenterei tanto per fare… 😛 ) le cose cancellate finiranno per 35 giorni in un “cestino” ispezionabile a livello di account, da dove si potranno poi recuperare. Una feature che allinea il prodotto agli standard cui ormai siamo abituati da anni su Gmail e Google Drive, ad esempio.
Per i più curiosi ecco l’articolo dell’help con i dettagli, ma attenzione, secondo me c’è un errore: nell’esempio 3 la dinamica iniziale è identica all’esempio 1, ma il risultato diverso poiché di vuole restorare una vista. Credo che in realtà l’esempio che volessero fare sia questo:

  • V2 è spostata nel cestino. Successivamente, Account A è spostato nel cestino. Ripristinare V1 automaticamente ripristinerà P1 e A1, ma non V2. V2 rimane nel cestino.

In ogni caso, una bella funzionalità, che come al solito vedremo comparire negli account progressivamente, nel giro di qualche settimana.


Dec 01 2014

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Nuovi limiti per viste e property

autore: Marco Cilia categoria: generale

[Prima di leggere questo post è propedeutica una ripassata alla struttura degli account in Google Analytics: la trovi nel post “la matrioska di Google Analytics: cosa devi sapere su account e profili“]

Fino ad oggi c’è sempre stato un solo limite, nella creazione di nuove viste: 50 viste per account. Come sapete tra le viste e l’account ci sono di mezzo le property, per cui erano valide tutte le opzioni come ad esempio 1 property con 50 viste, 50 property con 1 vista ciascuna, 2 property con 25 viste, eccetera.

Con un post su Google Plus il team ci annuncia che le cose stanno per cambiare e quella limitazione sarà rimossa e sostituta con queste due:

  • Ogni account potrà avere 50 property
  • Ogni property potrà avere 25 viste

Se pensiamo quindi al limite totale siamo davanti ad un grande aumento: si passa da 50 a 1250 viste.
Se pensiamo invece alla flessibilità di avere un solo codice UA con 50 viste, questo non sarà più possibile. Per chi avesse già superato questi limiti, non cambierà nulla. Le strutture esistenti che non rispettano il nuovo requisito non saranno toccate, mentre sarà disponibile nell’interfaccia di amministrazione il conteggio delle property e delle viste usate e restanti, in modo da potersi preparare per tempo alla corretta strutturazione dell’account.