Apr 09 2012

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Tracciamento degli errori client-side

autore: categoria: codice di monitoraggio

Di metodi per tracciare gli errori dei siti ne abbiamo visti parecchi, in questi anni: 404, 500, con pagine virtuali o con eventi, praticamente tutte le combinazioni possibili sono state sviscerate. Ma c’è un tipo di errore diverso che non avevo mai visto tracciato, ed è l’errore client-side, o l’errore visualizzato dal browser. Se ad esempio il vostro sito è una webapp, o un sito che fa un uso molto spinto di AJAX e javascript, i problemi più comuni non saranno errori di pagine non trovate o di chiamate sbagliate al database, bensì errori di interpretazione ed esecuzione di funzioni lato client.

Per questo motivo in un post del blog di ThetaBoard c’è un elenco di tool dedicati adatti a tracciare queste situazioni, ma allo stesso tempo è anche presente una soluzione semplice e alla portata di tutti: siccome Google Analytics è installato un po’ ovunque, e siccome è gratis, con una semplice modifica del codice si può avere – quasi – lo stesso risultato. La modifica è l’aggiunta, dopo il codice di monitoraggio standard, delle righe


// ADD THIS AT THE BOTTOM OF YOUR GOOGLE ANALYTICS TRACKING CODE //
window.onerror = function(message, file, line) { 
   var sFormattedMessage = '[' + file + ' (' + line + ')] ' + message; 
   _gaq.push(['_trackEvent', 'Exceptions', 'Application', sFormattedMessage, null, true]);
}

Il sistema utilizzato è quello degli eventi, per cui il report relativo da guardare sarà quello delle etichette degli eventi. Ancora meglio però sarà suddividere gli errori per pagina, per cui si aprirà il report CONTENUTI -> EVENTI -> PAGINE e si utilizzerà la dimensione secondaria ETICHETTA EVENTO, ottenendo esattamente quel che si vede nell’immagine del post che vi ho linkato

errori client side con eventi

Come si dice giustamente nel paragrafo finale, il sistema non è perfetto, e non è un sistema dedicato, ma ha dalla sua almeno due buoni vantaggi: non dovrete installare un nuovo sistema e caricare il server anche di quell’incombenza, e soprattutto potrete capire che relazione esiste tra questi errori e le vostre metriche di business, come il conversion rate o le transazioni. Il che non mi sembra affatto poco! 🙂

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