Feb 11 2013

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Webinar tecnico sul Tag Manager

autore: categoria: tagmanager

La settimana scorsa il team di Google ha tenuto un webinar tecnico sul Tag Manager, argomento che riscuote un discreto successo ma ha bisogno di approfondimenti, a giudicare dalle domande che leggo in giro.

Tra le tante risorse utili mostrate, un comodo cheat Sheet con una procedura sensata e ragionata sulla migrazione dei codici al Tag Manager, sempre utile da tenere sott’occhio, e il link al forum ufficiale di supporto, oltre ad una serie di domande e risposte che meritano attenzioni particolari, e che riassumo qui:

– posso mettere il codice del tag manager nell’HEAD?
Viene consigliato di metterlo subito dopo l’apertura di body perché il codice contiene un iframe (per chi non ha javascript abilitato), e gli iframe nell’head non ci possono stare. E’ vero che i moderni browser sono abbastanza tolleranti nei confronti di errori di questo tipo, tuttavia si ricade in un caso non standard e non vi è garanzia che tutto possa sempre funzionare al meglio.

– come faccio a usare macro ed eventi se non ho accesso al codice delle pagine?
impostare un dataLayer è una best-practice, ma non è l’unico modo possibile di operare. Si possono creare macro anche a partire da variabili javascript o elementi del DOM (Document Object Model), ad esempio se il valore è dentro a un certo div con un certo ID. Poiché il tag manager è asincrono, un evento di questo tipo potrebbe essere sparato prima che il documento sia stato caricato completamente, risultando in una macro vuota. Per ovviare a questo problema esiste una regola particolare – evento uguale a gtm.dom – che si preoccupa di aspettare che l’elemento indicato sia stato effettivamente caricato prima di eseguire la regola e il tag.
Un’altra via è quella di iniettare dei dataLayer.push() attraverso tag HTML personalizzati, ad esempio sfruttando jQuery. Google non garantisce questa soluzione, ma dice di aver sentito di gente che c’è riuscita. Io non l’ho mai detto a Google, ma una soluzione così l’ho fatta funzionare già a inizio Dicembre, quindi posso garantire che almeno in questa fare funziona eccome 🙂

– come faccio il cross domain tracking?
da qualche tempo è disponibile l’apposita opzione (ve l’ho mostrata nel post “guida pratica alle opzioni del tag manager“), oppure potete sempre usare un tag HTML personalizzato. La grande notizia è che nel post si annunciano prossime novità per rendere ancora più semplice il tracking multidominio. Che abbia a che fare con la scomparsa della documentazione riguardante _setDomainName(none) (almeno dalla pagina discorsiva, perché nella reference c’è ancora), scoperta da Enrico Pavan?

– perché non posso usare tag con document.write?
il Tag Manager è asincrono, e document.write scrive fisicamente qualcosa all’interno della pagina. Questo significa anche che l’esecuzione del contenuto del Tag Manager può avvenire mentre la pagina si sta caricando (escluse le regole gtm.dom come abbiamo visto sopra) o quando ha finito di caricare. Scrivere un pezzo di pagina allora potrebbe portare a risultati inattesi. Poiché la maggior parte dei tag document.write servono a scrivere dei pixel di tracciamento, è presente un template apposito per ricostruire l’url dei pixel attraverso le macro, e poter così migrare anche quei tag.

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4 Commenti

  1. Ciao Marco.

    Che tu sappia esiste da qualche parte un elenco ufficiale di quello che attualmente *non* si può fare o che non è sicuro fare con il Google Tag Manager rispetto al codice tradizionale?

    Un precisazione: document.write non “scrive fisicamente qualcosa all’interno della pagina”, ma modifica l’output renderizzato dal browser. JavaScript eseguito lato client sta in una sandbox che non può accedere al filesystem fatta eccezione per i cookie. Immagino tu lo sappia, ma la frase così formulata potrebbe confondere i meno esperti.

    Ti segnalo un paio di refusi nell’articolo:
    -come faccio a usare marco ed eventi
    – almeno dalla pagina discorsia

  2. “marco” è un lapsus freudiano, immagino. grazie 🙂

    Non credo che l’avrei saputo spiegare così, sicuramente la tua definizione è più corretta. Devo sempre trovare la quadra tra chi sa e chi deve capire.

    E infine no, non ho mai visto una risorsa su cosa non si possa fare. Anche perché tutto quel che non puoi fare coi template lo puoi sempre fare con HTML custom (a parte document.write, ovvio)

  3. ciao Marco,

    sai invece se ci sono limitazioni/controindicazioni per il tracking con doppio tracker (due UA) tramite Tag Manager?

    Da qualche parte mi sembra di avere letto che è “discouraged”. Ti è capitato di fare un setup di questo tipo?

  4. le limitazioni non dipendono dallo strumento che “mette il codice”, ma da come è fatto Google Analytics; quindi non fa differenza, tag manager o meno…

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