Jun 30 2023

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Addio GA3, e grazie per tutto il pesce!

autore: Marco Cilia categoria: codice di monitoraggio

Lo so, lo so…

Mi aspettavate, me lo avete chiesto (grazie, vi ricordate ancora di me 🙂 ) e quindi eccomi qua. Oggi, stanotte, domani – o forse chi lo sa, invece magri ancora per qualche giorno funzionerà, ma insomma, ci siamo – oggi ufficialmente muore Google Universal Analytics, già Google Analytics asincrono, già Google Analytics, e ancora prima Urchin. Diciamo che oggi smetterà di funzionare la mia property più vecchia, quella che ho aperto nel dicembre 2005

Poi dopo 3 anni, nel 2008, ho avviato questo blog e abbiamo iniziato a conoscerci. (Si, dai, “e ora tutto questo andrà perduto, come lacrime nella pioggia“, come sei banale! vi sento, cosa credete? 😀 ).

Non c’è molto che possa aggiungere all’ottimo post di Simo che sono sicuro avete già letto tutti. Anche io come lui devo la mia carriera in larga parte a Google Analytics, e anche io come lui sono stupito dal livello di “non ascolto” di Google. Magari, al suo livello di influenza, non avrei aspettato così tanto per scriverlo, se voleva scuotere qualche animo per davvero a Mountain View. Ma a parte questo, potremo dire sicuramente un paio di cose su Universal Analytics:

  • se oggi la digital analytics è un mercato maturo, pieno di professionisti, e un’attività imprescindibile per un brand moderno che faccia marketing lo dobbiamo a lui. Non possiamo sapere SE sarebbe arrivato un tool simile, ne se avrebbe avuto la sua portata (culturale) e la sua scala (tecnica), ma quasi certamente non sarebbe stato la perfetta macchina da marketing che GA è stato per l’ecosistema Google
  • Di contro, se oggi la digital analytics è anche spesso “solo” il setup di Google Analytics lo dobbiamo a lui, alla sua facilità, alla sua versatilità e malleabilità; potevi adattare Universal a quasi qualsiasi cosa, tutto sommato velocemente, avevi sempre risposte veloci e precise, e questo alla lunga ha smesso di far pensare per davvero molte persone, ha impedito loro di porsi le giuste domande, o ha fatto credere a molte persone che fare un report (essere in grado di fare un report) fosse sufficiente a rispondere a ogni domanda

Di fatto, sono in realtà due aspetti “culturali” e molto poco tecnici, e sono frutto delle due facce di una stessa medaglia.

Cosa ci riserva il futuro non lo sappiamo. Di sicuro GA4 ha tanta strada da fare prima di arrivare anche solo ad ambire di poter avere la stessa portata culturale. Tecnicamente ce la può anche fare in poco tempo – con un po’ di impegno da parte di Google, chiaro – ma culturalmente ci vorrà del tempo. E come dice Simo, la rivoluzione culturale l’abbiamo fatta tutti insieme, Google, i partner, le agenzie e la community. E’ impensabile farne un’altra senza uno di questi componenti, ma invece ce n’è un gran bisogno altrimenti GA4 sarà “solo” l’evoluzione tecnologica apparentemente complicata di un grande tool sottoutilizzato dai più. E invece l’industry ha bisogno di molto di più, molto molto di più.

(e magari, chissà, ora che ho tolto la polvere dal pannello di WordPress sia mai che… 🙂 )