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Google ha iniziato a rilasciare la funzione di Intelligence su tutti gli account di Analytics; ormai vedo numerosi post sull’argomento, e pare che la novità sia apprezzata. Anche io da qualche giorno ho avuto accesso al pannello, e concordo nel dire che è una funzione di cui si sentiva proprio il bisogno.
Il nuovo pannello si inserisce direttamente tra la Dashboard e i Visitatori, e si chiama Intelligence (Beta) anche nell’interfaccia italiana. Cliccando il link si viene proiettati sulla visualizzazione degli avvisi giornalieri per il periodo temporale già selezionato. Il grafico è posizionato sulle visite, mentre sotto ad esso abbiamo un grafico ad istogrammi che indica la quantità di avvisi giornalieri emessi nel periodo. Esistono due tipi di avvisi, gli avvisi personalizzati (azzurri) e quelli automatici (verdi). Quelli automatici sono generati da Google Analytics in base a significative variazioni sui dati registrati: ad esempio “Visitatori su del 93%” piuttosto che “Obiettivo2 con una crescita superiore al 500%” o “+82% di visitatori provenienti da Milano”.
Ogni singolo avviso ha un pulsante per variare il grafico in base alla metrica oggetto dell’avviso, ha il valore registrato nel giorno, la variazione in verde o rosso, il valore previsto e un link per creare automaticamente un segmento personalizzato con gli stessi valori, utile nel caso un certo avviso venga ripetuto più volte nel tempo e abbia necessità di essere tenuto d’occhio. La barra grigia “Significato”, che GA usa per ordinare gli avvisi; è un indice della presunta importanza data dall’algoritmo agli avvisi. Gli avvisi possono essere visualizzati raggruppati per metrica (tipo valore obiettivo, visite, visitatori, visualizzazioni di pagina…) o per dimensione (tipo di visitatore, paese/città, sorgente di traffico…). E’ inoltre presente uno slider trascinabile per aumentare o diminuire il numero di avvisi, indicato con la traduzione “livello di gravità per l’attivazione degli avvisi”.
Gli avvisi personalizzati invece possono essere creati tramite il link “crea un avviso personalizzato” e non sono limitati al profilo in cui si opera: infatti è presente un menu a tendina per applicarlo eventualmente anche ad altri profili cui si ha accesso in Analytics. La creazione è intuitiva, basta rispondere alle due domande “Applicabile a” – che permette di selezionare una dimensione – e “avvisami quando” – che invece fa selezionare una metrica. Entrambe le scelte fanno comparire un menu a tendina per scegliere il criterio e un box in cui selezionare il valore. Ad esempio per creare un avviso personalizzato molto semplice che “scatti” quando il traffico da un giorno all’altro si incrementa di oltre il 20% faremo così (clicca per ingrandire):
Sarà inoltre utile mettere la spunta su “inviami un’email quando si attiva questo avviso”, perché se vi ricordate GA analizza i dati ogni ora anche se sono aggiornati a tre ore prima, quindi se ipoteticamente alle 13 di un giorno fossimo già oltre la soglia impostata riceveremmo una mail che ci informa e potremmo capire perché, ed eventualmente intraprendere azioni per migliorare ulteriormente il risultato della giornata. Gli avvisi personalizzati, al pari dei segmenti personalizzati e dei rapporti avanzati, possono essere condivisi tramite un link da inviare a chi eventualmente non fosse in grado di crearseli da sé.
Altra novità di questi giorni è la tanto attesa integrazione Google Analytics – Feedburner, arrivata Venerdì quasi come regalo di quarto compleanno per GA.
Andando nel pannello di Feedburner – configure stats sarà necessario selezionare la spunta su “item link clicks” e su “Track clicks as a traffic source in Google Analytics”. Eventualmente è possibile impostare un settaggio avanzato tramite il link “customize…”, per impostare in modo puntuale Sorgente, Mezzo, Campagna, Contenuto e Termine (i cinque parametri delle campagne di GA).
Feedburner non farà altro che inserire in calce ad ogni link che porta al vostro sito nei vostri rss i parametri necessari a tracciare le campagne in Analytics, per cui nei vostri report avrete una nuova sorgente (feedburner se lasciate le impostazioni di default), uno o più mezzi (feed e email sono valori validi per feedburner) e tutti gli altri valori. Particolarmente interessante mi sembra il tracciamento del parametri utm_content, che ritroviamo nel report “versioni annunci“. In questo momento io ho Google Reader, Google International e Twitter, associati al mezzo feed, e sono passati solo due giorni (giorni festivi per giunta!).
In futuro sarà sempre più facile conoscere l’esatta provenienza dei visitatori, anche se essi leggono via feed. Finalmente! 🙂