May 22 2012

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L’oceano atlantico nel report real-time

autore: Marco Cilia categoria: real-time

Quanti di voi, guardando il report in tempo reale, si sono domandati da quale isola o barca provengono quelle visite che si vedono al largo delle coste tra la Nigeria e il Gabon? In effetti è vicino all’isola di Sant’Elena, e ad Ascensione, ma non corrisponde a nessuna delle due. Non è nemmeno Sao Tomé. Non si tratta di una piattaforma petrolifera, dalla quale tramite una connessione satellitare stanno visitando il vostro sito, e non si tratta nemmeno di una nave.

Siccome è un fenomeno che ho rilevato su moltissimi profili, ho sempre saputo che si trattasse di un errore di Google Analytics, ma non ho mai riflettuto abbastanza sul perché si presentasse. La risposta me l’ha data qualche tempo fa Alessandro Sinigaglia, con il quale si stavano guardando i report in tempo reale. “E’ la coordinata 0,0” mi fa, come se fosse la cosa più naturale del mondo. E ovviamente ha ragione. Il perché questo accada, con precisione non lo so tutt’ora: ma so che quando arriva una visita per capire da dove essa provenga Analytics guarda l’indirizzo IP e consulta il suo enorme geodatabase.
Per fare questa operazione nei “normali” tempi di elaborazione dei report impiega il tempo che ci vuole, per farla nei report real-time ha ovviamente molto meno tempo a disposizione, perché la visita deve essere mostrata subito all’utente: se per qualche motivo l’operazione non riesce, mi sono fatto l’idea che piuttosto che ritentare GA preferisca andare avanti, e gli assegni le coordinate di default 0,0, che poi la mappa mostra e visualizza correttamente.

Infatti per gli stessi report in cui si verifica il fenomeno non rilevo poi visite da Nigeria e paesi limitrofi, segno che si tratta solo di un problema col geocoder del real-time 🙂


Feb 29 2012

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Piccoli ritocchi alle mappe

autore: Marco Cilia categoria: report

Nella costante ricerca di miglioramenti dell’interfaccia, ecco una delle ultime variazioni grafiche apportate dal team di Google Analytics: le mappe. Sebbene il report principale LOCALITA’ possa sembrare invariato, quello relativo alle città è piuttosto differente da prima. La novità è che i dischi – che sono tanto più grandi quante più visite si riceve da quella città – non si sovrappongono più, o meglio hanno differenti gradazioni di colore e i dischi più piccoli appaiono adesso sopra a quelli più grandi, e possono essere quindi selezionati più facilmente. Inoltre quando si posiziona il mouse su un disco che ne ha almeno uno al di sopra, appare una comoda lente di ingrandimento della zona che permette di selezionare anche le città più piccole. Ecco un esempio reale del “classico” nugolo di cittadine dell’hinterland milanese

Come potete vedere dopo aver posizionato il mouse su Milano appare un ingrandimento (che in verità non coincide graficamente con il report principale) che mi permette agevolmente di sapere quanti visitatori arrivano da Milano (1382) ma anche da Cinisello Balsamo (7), Monza (8), Concorezzo (3), Desio (4) e così via…

La stessa identica feature è disponibile anche nei report real-time, sia nella Panoramica sia nel report Località, sia nei report Mobile -> dispositivi -> scheda Overlay Mappa.

Una cosa che invece ancora il team non si è decisa a sistemare è la rilevazione delle regioni italiane: per la maggior parte dei paesi essa è disponibile cliccando su un paese dalla mappa principale (paesi che ho controllato a caso mentre scrivo: Brasile, Venezuela, Svezia, Giappone, Sud Africa), per l’Italia no.


Jun 16 2011

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Le regioni sulla mappa, e la v5 quasi al via

autore: Marco Cilia categoria: report

Come vi dicevo qualche post fa, nella preview di una nuova funzione la schermata dell’ingegnere di Google si presentava con un link “rendi questa la versione predefinita” riferito alla v5, che noi non avevamo. Da oggi quel link è disponibile ed è quindi possibile rendere l’ultima versione quella che viene aperta in modo predefinito.

Tra i tanti motivi che potrebbero spingervi ad effettuare già ora il salto c’è anche il fatto che il team di Google Analytics sta spingendo in maniera nemmeno tanto velata verso la nuova versione: le modifiche al report della mappa geografica sono disponibili – indovinate un po? – soltanto nella versione 5. Se avete mai visto il report geografico degli Stati Uniti vi sarete chiesti come mai loro avessero il dettaglio per singolo stato mentre la mappa dell’italia passava direttamente da nazione a città. Ecco, oggi quel gap viene colmato perché per altri 170 paesi è disponibile il livello intermedio di dettaglio “regione”. Per la Francia, la Spagna, la Germania e la Svizzera funziona benone. Per l’Italia, almeno sui miei report, ancora no; ma speriamo sia solo questione di poco.

mappa delle regioni della Francia

Un’altra novità interessante su quel report è la possibilità di far comparire una lente di ingrandimento quando ci sono troppe città vicine tra di loro. Il tipico esempio è la zona intorno a Milano, che sulla mappa di Google Analytics è sempre stata caotica. Lasciando il puntatore sopra a una città per qualche secondo comparirà una lente di ingrandimento per quella zona che ci permetterà di selezionare agevolmente anche il più piccolo paesino presente.
Infine il blog di GA ci ricorda che la mappa è presente anche nel report Tecnologia -> Reti mobili: si tratta niente altro che della stessa mappa con applicato un segmento sulle visite da dispositivi mobili, utile per rendersi conto a colpo d’occhio della provenienza delle visite da mobile. Fate però attenzione ad una cosa, come mi ricordava giusto ieri un amico: spesso i provider di connessioni mobili usano pochi punti di interconnessione alla rete, per cui visite mobili effettuate da tutt’altro posto spesso escono come provenienti da Milano o Roma. Non fate troppo affidamento su quel report!


Oct 08 2009

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Le vostre mappe miglioreranno, probabilmente

autore: Marco Cilia categoria: report

Ciclicamente sento qualcuno lamentarsi della scarsità delle informazioni sull’overlay geografico dei visitatori in Google Analytics. Qualcosa del tipo: “ma come, in America hanno il dettaglio per Stato, e noi non possiamo avere quello per Regione?”.
Il problema, va da sé, non è tanto che Google non ha le mappe delle Regioni nella cartina che usa per l’overlay, quanto che la precisione dei dati sulla provenienza dei visitatori non è poi così affidabile come potrebbe sembrare a prima vista, anche migliora col passare del tempo. Ne avevamo parlato nel mio vecchio post sull’affidabilità della geolocalizzazione dei visitatori.

La dimostrazione è in queste schermate. Questa è presa da Google Flu Trends, il sito che monitora l’andamento stagionale dell’influenza in vari paesi (nello screenshot, la Francia)

mappa delle regioni Francesi

E questa è presa dall’equivalente dettaglio di Google Analytics:

mappa della Francia

Certo, aggregare le notizie sui casi di influenza deve essere indubbiamente più semplice, e inoltre viene fatto centralmente e poi diffuso, mentre i dati di provenienza dei visitatori sono unici e differenti da sito a sito, ma la mia opinione è che prima o poi avremo un dettaglio maggiore anche su Analytics. Magari sarà solo la somma delle equivalenti città contenute nella regione, e sarà sempre un dato da prendere con le molle, ma le nostre mappe di overlay miglioreranno, ne sono quasi certo…


Jul 28 2008

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Quanto è affidabile la geolocalizzazione degli IP?

autore: Marco Cilia categoria: report

Ho sempre detto ai miei clienti di non fare troppo affidamento sul dato “città” del report provenienza geografica di Google Analytics, perché so per esperienza che è una cosa tanto affascinante quanto potenzialmente fonte di grane per il consulente: i clienti sono esterrefatti dalla precisione dei dati e si perdono in quei report, spesso formulando poi strane richieste.
Il mio consiglio quindi era quello di prendere i dati cum grano salis e semmai di soffermarsi su un dato di livello superiore, su un’area geografica maggiore (per l’Italia le regioni, anche se il dato non esiste per GA).

Tecnicamente l’operazione che Google Analytics compie è detta “geolocalizzazione degli IP” (IP location in inglese) e si basa su un grande database che riporta la lista dei possibili IP e la relativa provenienza geografica; più questo database è accurato e più l’informazione è precisa, e poiché gli IP sono di proprietà degli internet providers, i fornitori di connessioni, di norma sono essi che forniscono la maggior parte dei dati. Ad esempio, uno dei database considerati più attendibili è quello fornito da Ip2Location.com, ma ne esistono innumerevoli altri, free o a pagamento.

Google non precisa da nessuna parte se usa un database di terze parti o se ne ha implementato uno proprio (la qual cosa non dovrebbe stupirci, vista la mole di dati che maneggia), ma l’impressione che se ne trae è che in entrambi i casi la precisione dei dati forniti aumenti nel tempo. Non sono l’unico ad essersene accorto, ma per giustificare questa frase ho estratto l’overlay geografico delle visite al mio blog personale nel mese di Luglio con provenienza Norvegia, dove sono stato in viaggio di nozze e da dove mi connettevo per postare un resoconto a puntate e leggere eventuali commenti (e da dove normalmente non ricevo molte visite, ulteriore controprova):

A parte una indicazione (Lesja), i pallini riproducono esattamente le città da cui mi sono connesso: Oslo, Bergen, Trondheim, Tromso, Alesund, Bodo. L’indicazione sbagliata è comunque geograficamente vicina a un posto dove abbiamo dormito, un piccolo paesino che potrebbe “uscire” con quella indicazione, ma anche nel caso in cui fosse errata, cambierebbe di poco la grande precisione del resto dei dati.
In Italia abbiamo un paio di grandi problemi: Fastweb, che per la sua architettura esce da pochi punti collocati in grandi città (in questo momento ip2location mi colloca a Roma, di solito sembro un milanese), e Tele2 che di norma assegna alle ADSL italiane ip geolocalizzati in Svezia. Al primo non si può ovviare, non in tempi brevi, per il secondo ci sono speranze. Di certo da questo momento guarderò con più fiducia all’overlay geografico, anche se la strada da percorrere è ancora lunga e non si arriverà mai ad avere una accuratezza totale…