Feb 29 2012

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Piccoli ritocchi alle mappe

autore: Marco Cilia categoria: report

Nella costante ricerca di miglioramenti dell’interfaccia, ecco una delle ultime variazioni grafiche apportate dal team di Google Analytics: le mappe. Sebbene il report principale LOCALITA’ possa sembrare invariato, quello relativo alle città è piuttosto differente da prima. La novità è che i dischi – che sono tanto più grandi quante più visite si riceve da quella città – non si sovrappongono più, o meglio hanno differenti gradazioni di colore e i dischi più piccoli appaiono adesso sopra a quelli più grandi, e possono essere quindi selezionati più facilmente. Inoltre quando si posiziona il mouse su un disco che ne ha almeno uno al di sopra, appare una comoda lente di ingrandimento della zona che permette di selezionare anche le città più piccole. Ecco un esempio reale del “classico” nugolo di cittadine dell’hinterland milanese

Come potete vedere dopo aver posizionato il mouse su Milano appare un ingrandimento (che in verità non coincide graficamente con il report principale) che mi permette agevolmente di sapere quanti visitatori arrivano da Milano (1382) ma anche da Cinisello Balsamo (7), Monza (8), Concorezzo (3), Desio (4) e così via…

La stessa identica feature è disponibile anche nei report real-time, sia nella Panoramica sia nel report Località, sia nei report Mobile -> dispositivi -> scheda Overlay Mappa.

Una cosa che invece ancora il team non si è decisa a sistemare è la rilevazione delle regioni italiane: per la maggior parte dei paesi essa è disponibile cliccando su un paese dalla mappa principale (paesi che ho controllato a caso mentre scrivo: Brasile, Venezuela, Svezia, Giappone, Sud Africa), per l’Italia no.


Jun 16 2011

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Le regioni sulla mappa, e la v5 quasi al via

autore: Marco Cilia categoria: report

Come vi dicevo qualche post fa, nella preview di una nuova funzione la schermata dell’ingegnere di Google si presentava con un link “rendi questa la versione predefinita” riferito alla v5, che noi non avevamo. Da oggi quel link è disponibile ed è quindi possibile rendere l’ultima versione quella che viene aperta in modo predefinito.

Tra i tanti motivi che potrebbero spingervi ad effettuare già ora il salto c’è anche il fatto che il team di Google Analytics sta spingendo in maniera nemmeno tanto velata verso la nuova versione: le modifiche al report della mappa geografica sono disponibili – indovinate un po? – soltanto nella versione 5. Se avete mai visto il report geografico degli Stati Uniti vi sarete chiesti come mai loro avessero il dettaglio per singolo stato mentre la mappa dell’italia passava direttamente da nazione a città. Ecco, oggi quel gap viene colmato perché per altri 170 paesi è disponibile il livello intermedio di dettaglio “regione”. Per la Francia, la Spagna, la Germania e la Svizzera funziona benone. Per l’Italia, almeno sui miei report, ancora no; ma speriamo sia solo questione di poco.

mappa delle regioni della Francia

Un’altra novità interessante su quel report è la possibilità di far comparire una lente di ingrandimento quando ci sono troppe città vicine tra di loro. Il tipico esempio è la zona intorno a Milano, che sulla mappa di Google Analytics è sempre stata caotica. Lasciando il puntatore sopra a una città per qualche secondo comparirà una lente di ingrandimento per quella zona che ci permetterà di selezionare agevolmente anche il più piccolo paesino presente.
Infine il blog di GA ci ricorda che la mappa è presente anche nel report Tecnologia -> Reti mobili: si tratta niente altro che della stessa mappa con applicato un segmento sulle visite da dispositivi mobili, utile per rendersi conto a colpo d’occhio della provenienza delle visite da mobile. Fate però attenzione ad una cosa, come mi ricordava giusto ieri un amico: spesso i provider di connessioni mobili usano pochi punti di interconnessione alla rete, per cui visite mobili effettuate da tutt’altro posto spesso escono come provenienti da Milano o Roma. Non fate troppo affidamento su quel report!


Mar 29 2010

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Tutto GA in un foglio A4

autore: Marco Cilia categoria: generale

Andy Wibbles ha realizzato una mappa mentale in pdf su Google Analytics, che riproduce lo schema dei report e dei menu. Può essere una cosa carina da stampare e tenere a portata di mano, se proprio non riuscite a ricordarvi a memoria dove sono i vari report 🙂

Per una mappa mentale sulle operazioni da eseguire invece vi rimando a questo vecchio post in cui avevo fornito la versione italiana di un prodotto di marketing-results.com.au


Oct 08 2009

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Le vostre mappe miglioreranno, probabilmente

autore: Marco Cilia categoria: report

Ciclicamente sento qualcuno lamentarsi della scarsità delle informazioni sull’overlay geografico dei visitatori in Google Analytics. Qualcosa del tipo: “ma come, in America hanno il dettaglio per Stato, e noi non possiamo avere quello per Regione?”.
Il problema, va da sé, non è tanto che Google non ha le mappe delle Regioni nella cartina che usa per l’overlay, quanto che la precisione dei dati sulla provenienza dei visitatori non è poi così affidabile come potrebbe sembrare a prima vista, anche migliora col passare del tempo. Ne avevamo parlato nel mio vecchio post sull’affidabilità della geolocalizzazione dei visitatori.

La dimostrazione è in queste schermate. Questa è presa da Google Flu Trends, il sito che monitora l’andamento stagionale dell’influenza in vari paesi (nello screenshot, la Francia)

mappa delle regioni Francesi

E questa è presa dall’equivalente dettaglio di Google Analytics:

mappa della Francia

Certo, aggregare le notizie sui casi di influenza deve essere indubbiamente più semplice, e inoltre viene fatto centralmente e poi diffuso, mentre i dati di provenienza dei visitatori sono unici e differenti da sito a sito, ma la mia opinione è che prima o poi avremo un dettaglio maggiore anche su Analytics. Magari sarà solo la somma delle equivalenti città contenute nella regione, e sarà sempre un dato da prendere con le molle, ma le nostre mappe di overlay miglioreranno, ne sono quasi certo…


Jul 14 2009

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I dati di GA in Google Earth ed Excel

autore: Marco Cilia categoria: API

google-earthOggi voglio segnalare due strumenti che potrebbero tornarvi utili se usate Google Analytics e spesso avete necessità di avere i dati anche fuori dalla sua interfaccia.

Il primo strumento è carino anche se relativamente utile, ma è indubbiamente più performante della carta geografica dei visitatori che propone GA: si tratta della possibilità di visualizzare la provenienza geografica delle visite su un comodo livello di Google Earth.
Per utilizzarlo bisogna andare nel report Visitatori -> Overlay carta geografica, selezionare il periodo temporale e il livello di dettaglio desiderato (città o paese, gli altri due non rendono bene), esportare tutto in xml e dare in pasto il file alla pagina che ho linkato, che restituirà un file .klm da aprire in Google Earth. I simbolini colorati rappresentano il numero di visite provenienti da quella città o da quel paese; ad esempio una puntina gialla significa tra le 0 e le 50 visite, mentre un segnaposto verde tra le 4000 e le 8000 visite.

Il secondo strumento invece è decisamente più utile, e sfrutta le API di esportazione per “tirare dentro” Excel i dati di Google Analytics. Quante volte infatti durante le analisi più spinte e gli incroci di dati più estremi siamo stati costretti ad esportare i report da GA in CSV (o direttamente in Google Docs, se avete letto questo mio vecchio post), per poi importarli in Excel? e quante volte abbiamo dovuto rifare il procedimento perché avevamo un nuovo set di dati offline e dovevamo allineare i dati di Analytics? da oggi tutto questo fa parte di un modo di lavorare passato, i dati saranno sempre aggiornati e nella cella giusta!

Per fare ciò è necessario aprire Excel, poi strumenti -> macro -> visual basic editor. da lì tasto destro su VBAproject (Cartel1) – che dovrebbe essere il nome predefinito del progetto, almeno su Excel 2003 – e inserisci -> modulo.
A questo punto andare sulla pagina personale di Mikael Thuneberg, copiare tutto il codice e incollarlo nella finestra del modulo di Excel. Poi andare su strumenti -> riferimenti e aggiungere una selezione su Microsoft XML, v6.0, premere OK e poi salvare il lavoro Cartel1. Chiudere la finestra di Visual Basic Editor e salvare il file tramite file -> salva con nome… scegliere come tipo di file componente aggiuntivo di Microsoft Excel (*.xla) e salvarlo nella cartella AddIns (che su Windows vista è in /nomeutente/AppData/Roaming/Microsoft/Addins, ma su altri sistemi operativi potrebbe trovarsi altrove. Di norma Excel propone da solo la cartella giusta alla selezione degli xla) con il nome – ad esempio – di GA.xla. Ora da strumenti -> componenti aggiuntivi mettere la spunta su GA e premere OK e riavviare Excel.

Le due funzioni sono disponibili dal menu Inserisci -> funzione nella sezione definite dall’utente, e sono:

  • getGAautheticationToken: dati una email e una password richiama una stringa necessaria per le interrogazioni successive
  • getGAdata: dati una serie di parametri di ingresso (il numero dell’account, il periodo temporale, le metriche e i filtri) richiama da Google Analytics i dati necessari e li memorizza in Excel

Da notare che il sistema non funziona se si è dietro a un proxy, richiede una connessione a internet diretta.
Per fare lo stesso mestiere esisterebbe anche Excellent Analytics, ma ha come prerequisito Excel 2007, per cui non l’ho potuto provare.

[edit: 13 agosto: Il blog ufficiale ha un nuovo post con altri strumenti per integrare GA ed Excel]


Jul 28 2008

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Quanto è affidabile la geolocalizzazione degli IP?

autore: Marco Cilia categoria: report

Ho sempre detto ai miei clienti di non fare troppo affidamento sul dato “città” del report provenienza geografica di Google Analytics, perché so per esperienza che è una cosa tanto affascinante quanto potenzialmente fonte di grane per il consulente: i clienti sono esterrefatti dalla precisione dei dati e si perdono in quei report, spesso formulando poi strane richieste.
Il mio consiglio quindi era quello di prendere i dati cum grano salis e semmai di soffermarsi su un dato di livello superiore, su un’area geografica maggiore (per l’Italia le regioni, anche se il dato non esiste per GA).

Tecnicamente l’operazione che Google Analytics compie è detta “geolocalizzazione degli IP” (IP location in inglese) e si basa su un grande database che riporta la lista dei possibili IP e la relativa provenienza geografica; più questo database è accurato e più l’informazione è precisa, e poiché gli IP sono di proprietà degli internet providers, i fornitori di connessioni, di norma sono essi che forniscono la maggior parte dei dati. Ad esempio, uno dei database considerati più attendibili è quello fornito da Ip2Location.com, ma ne esistono innumerevoli altri, free o a pagamento.

Google non precisa da nessuna parte se usa un database di terze parti o se ne ha implementato uno proprio (la qual cosa non dovrebbe stupirci, vista la mole di dati che maneggia), ma l’impressione che se ne trae è che in entrambi i casi la precisione dei dati forniti aumenti nel tempo. Non sono l’unico ad essersene accorto, ma per giustificare questa frase ho estratto l’overlay geografico delle visite al mio blog personale nel mese di Luglio con provenienza Norvegia, dove sono stato in viaggio di nozze e da dove mi connettevo per postare un resoconto a puntate e leggere eventuali commenti (e da dove normalmente non ricevo molte visite, ulteriore controprova):

A parte una indicazione (Lesja), i pallini riproducono esattamente le città da cui mi sono connesso: Oslo, Bergen, Trondheim, Tromso, Alesund, Bodo. L’indicazione sbagliata è comunque geograficamente vicina a un posto dove abbiamo dormito, un piccolo paesino che potrebbe “uscire” con quella indicazione, ma anche nel caso in cui fosse errata, cambierebbe di poco la grande precisione del resto dei dati.
In Italia abbiamo un paio di grandi problemi: Fastweb, che per la sua architettura esce da pochi punti collocati in grandi città (in questo momento ip2location mi colloca a Roma, di solito sembro un milanese), e Tele2 che di norma assegna alle ADSL italiane ip geolocalizzati in Svezia. Al primo non si può ovviare, non in tempi brevi, per il secondo ci sono speranze. Di certo da questo momento guarderò con più fiducia all’overlay geografico, anche se la strada da percorrere è ancora lunga e non si arriverà mai ad avere una accuratezza totale…