Feb 28 2012
Report velocizzati, ma c’è uno scotto da pagare!
Ieri sera sul blog ufficiale è apparso un post interessante: il team di Google Analytics annuncia l’attivazione progressiva di alcune funzionalità che renderanno ancora più veloci i vostri report. Chi mi legge da tempo, e ancora più chi mi ha sentito parlare di persona, sa quanto io punti sulla capacità di calcolo di Analytics, e di Google in generale, e di come questa capacità di elaborare dati in fretta renda il prodotto molto accattivante sia in termini di possibilità (si veda ad esempio l’intelligence) sia in termini di “appeal” presso l’utente.
Mi ricordo come se fosse ieri una conversazione con Cesarino Morellato alla prima SEObirra milanese, che mi diceva come lui, abituato al servizio analytics on demand di $NOTO-GRANDE-BRAND che impiegava decine di minuti (non minuti, decine!) per produrre un report leggermente complesso, fosse allibito dalla estrema facilità con cui Analytics applicava al volo segmenti avanzati e creava custom report.
Non è un segreto che Google voglia un web più veloce e che si stia impegnando per darcelo: non avrebbe senso se i suoi prodotti fossero lenti e macchinosi, specialmente in un campo dove bisogna fare molta analisi e dove spesso il tempo è denaro. Quali saranno allora queste nuove caratteristiche?
- Indicatore di caricamento: se il report ha bisogno di tempo per caricarsi (avete mai applicato 4 segmenti avanzati in un confronto temporale?) Google Analytics mostrerà un indicatore di caricamento, la classica barra che avanza fino al completamento dell’operazione.
- Report in cache: Attualmente se si guarda un certo report con determinate caratteristiche, poi si cambia completamente rapporto e si torna al precedente, GA chiede nuovamente i dati al server. Tipicamente i dati non cambiano, se non sono variate le condizioni iniziali o le interrogazioni (e se non è presente anche il giorno odierno nell’intervallo di tempo considerato), per cui l’operazione è inutile: quindi finché avrete l’interfaccia aperta, i report saranno memorizzati nel vostro browser, senza bisogno di aspettare una nuova interrogazione dei server. Se tuttavia vorrete rinfrescarli, sarò presente in fondo ai report un link per forzare l’operazione, l’equivalente dell’F5 dei vostri browser
- Controllo di precisione: Se avete siti con molte visite o analizzate periodi temporali estesi, potrebbe esservi capitato di vedere i vostri report generati in modalità “fast access mode” (rapporto basato su dati campionati, in italiano): era una modalità che assicurava che l’utente non dovesse attendere interminabili minuti davanti al monitor per il suo report, e basava i calcoli su un campione statisticamente significante di visite, indicando anche l’intervallo di confidenza. Questa modalità sparirà, e verrà introdotto uno slider che permetterà di controllare il numero di visite utilizzate nel campionamento (oltre che indicarne il numero esatto): si potrà scegliere un report generato più velocemente oppure più accurato, dove evidentemente uno limita l’altro e viceversa.
C’è uno scotto da pagare, hai detto!
La modalità campionata è da sempre oggetto di polemiche e malumori, perché le persone tendono a identificare “campionato” con “inaffidabile”. Premesso che il discorso è leggermente più complicato, e comprende anche algoritmi e decisioni che sono solo nella testa degli ingegneri di Mountain View, la situazione ad oggi era semplice: se qualcosa all’interno di GA necessitava di oltre 500.000 visite per essere calcolato, si attivava la modalità campionata. Quando queste novità saranno in pista per tutti, il nuovo limite verrà ridotto a 250.000 visite. Per avere un campione maggiore bisognerà utilizzare lo slider di cui sopra, e quindi rinunciare un po’ alla velocità dei report.
Non che mi sia mai lamentato della velocità di Analytics, ben vengano comunque i miglioramenti! Sarebbe utile avere la possibilità di creare al volo via drag-&-drop tabelle pivot per incrociare i dati