Oct 29 2012

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Universal Analytics, ovvero la Business Platform

autore: Marco Cilia categoria: generale

galaxy

[edit: e mi stavo dimenticando del primo annuncio, che da solo sarebbe valso un post ma che evidentemente passa talmente in secondo piano da farmelo tralasciare durante la scrittura: real time avrà presto la visualizzazione dei GOAL 😀 ]

Oramai ci siamo, siamo nella famosa “Business Platform“, possiamo dirlo senza mezzi termini: durante i primissimi minuti del Google Analytics Partner Summit 2012 è stato annunciato l’arrivo di Universal Analytics, ovvero la prossima versione di quel che fino ad oggi abbiamo chiamato Google Analytics. Magari il nome non cambierà, ma il concetto stesso di misurazione cambierà.

Praticamente GA non sarà più uno strumento basato sulle sessioni, come lo abbiamo conosciuto fino ad ora, ma sarà user-centrico, cioè basato sull’utente (sempre senza registrare dati personali): questo significa che potenzialmente sarà in grado di risolvere una volta per tutte il dilemma del cross-device tracking, ovvero lo stesso utente che si collega da più dispositivi diversi: dettagli ancora non ce ne sono, e probabilmente il tutto sarà fattibile per chi in qualche modo si logga al sito, ma il balzo in avanti è che non si dovranno più legare le sessioni, come si potrebbe già fare oggi con le variabili personalizzate, ma si legheranno gli utenti, e le loro sessioni saranno solo una conseguenza.

Il tutto si baserà sulla definizione di “user-ID“, che potranno essere poi passati a GA attraverso una API documentata, e con delle librerie sviluppate da Google o da terzi. Addio alla presenza di cookies multipli, addio al cross domain tracking. Come ci spiega egregiamente il solito Justin Cutroni, l’identificazione delle sessioni avverrà lato server, e nei browser dei visitatori resterà soltanto l’identificativo univoco. Questo vuol dire che l’aggiunta di motori di ricerca, il cambio della durata del cookie o altre operazioni che adesso siamo abituati a fare aggiungendo funzioni al codice di GA, potranno essere fatte dall’interfaccia, lato server.

Poiché si sta parlando a tutti gli effetti di usare una API per tracciare le visite, vorrei per prima cosa soffermarmi su questa vecchissima previsione di Ian Thomas che risale addirittura a Maggio 2008: 2 delle tre si sono già avverate, mancava la terza, e cioè l’esistenza di una “standard API” bidirezionale che permettesse a chiunque di tracciare pressoché tutto dentro a Google Analytics.

Quando dico “tutto”, intendo anche ad esempio le conversioni offline: ad esempio stampando il visitor-ID su un coupon che viene riscosso offline: si può creare una interfaccia che invierà a GA il “segno” che è stata fatta una conversione da un utente che aveva visto il sito 4 volte da desktop, da certe campagne, e poi due volte da cellulare cliccando quali annunci. Non è affatto male, no? oppure, più in generale, un CRM che dialoga con GA e lo aggiorna su quando un prospect diventa customer, anche attraverso altri mezzi (pensiamo al call center…).

Come se non bastasse, hanno annunciato anche le Dimensioni e le Metriche personalizzate, cioè una delle ultime feature che separavano GA dai grandi nomi della web analytics Webtrends e Adobe; sono un’evoluzione delle Variabili personalizzate. Non basta? ok, si potranno anche IMPORTARE dei csv per ampliare le dimensioni, in un processo che in inglese suona “dimension widening” e che voglio vedere come avranno il coraggio di tradurre. L’esempio nel post di Justin è esemplare:

state tracciando la vendita di libri, voi passate a GA il codice ISBN, e poi con comodo attraverso un csv importare nome autore, data pubblicazione e altri dati. Potrete legare le metriche di Analytics a tutti questi dati, senza bisogno di farlo al momento della collezione dei dati, quindi via codice.

Tutto questo nella prima ora e mezza di summit, che dura due giorni. Sopravviveremo? 😀