Jun 13 2008

HelpSemaforoQuesto semaforo indica il livello difficoltà del post
semaforo verde - articolo per tutti semaforo giallo - articolo avanzato semaforo rosso - articolo per esperti

Ulteriori previsioni sul futuro di GA

autore: Marco Cilia categoria: generale

DeLoreanQuesto post in realtà è più vecchio dei due precedenti sullo stesso argomento, ma contiene spunti altrettanto interessanti e l’ho trovato casualmente durante una ricerca. Stephan Hàmel in Aprile provava a indovinare il futuro del nostro strumento di web analytics preferito, con alcuni spunti interessanti:

Innanzitutto l’onnipresente API, richiesta a gran voce da praticamente tutti coloro i quali fanno web analytics a un certo livello. Sono convinto anche io che prima o poi Google dovrà cedere su questo punto, sarebbe LA killer features definitiva. In secondo luogo i report personalizzabili, con la possibilità di incrociare tutte le metriche e le dimensioni e di creare drilldown personalizzati. Per finire le metriche personalizzabili, cioè l’abilità di integrare e incrociare dati da qualsiasi fonte esterna. Fin qui cose di impatto, ma più o meno già sentite.

Gli spunti interessanti vengono dalla seconda parte del post: l’import/export in Google Docs, così come avviene attualmente per gli allegati di Gmail, permetterebbe di rielaborare velocemente i dati dei report più complessi senza passare dal download (e avendoli ugualmente a disposizione online già rielaborati). In particolar modo sarebbe apprezzato l’export verso Google Docs Spreadsheet, che peraltro permette la collaborazione online di più account, anche diversi da quelli che hanno accesso ai dati di Google Analytics. Come spunto ulteriore, da Google Docs Spreadsheet è molto facile ricavare grafici personalizzati sofisticati completamente diversi da quelli standard di Analytics, potendo contare anche su serie temporali o indicatori a tachimetro. E infine Spreadsheet dispone delle notifiche automatizzate quando una cella viene modificata; l’ottimo sarebbe aggiungere la possibilità di mandare la notifica se la cella sorpassa un certo valore.

Dal mio punto di vista è tutto esatto, tranne forse il fatto che la maggior parte di queste cose potrebbero essere incluse nativamente in GA senza bisogno di esportare in Spreadsheet. Oppure, sempre grazie a una API, l’export dovrebbe essere reso temporizzato, schedulabile o “fluido”, per far avere un senso alla notifica. Qualcosa come “avvisami se la cella A4, dove ho messo il tasso di rimbalzo della homepage, sale oltre il 75%“.

(photo credit AdamL212 on Flickr)


May 30 2008

HelpSemaforoQuesto semaforo indica il livello difficoltà del post
semaforo verde - articolo per tutti semaforo giallo - articolo avanzato semaforo rosso - articolo per esperti

Altre previsioni sul futuro di GA

autore: Marco Cilia categoria: generale

EnterpriseTutto da leggere questo post di Ian Thomas, frutto di una chiacchierata con Avinash Kaushik all’E-metrics summit e di una successiva vacanza in Messico (beato lui!). La linea tracciata parte da una considerazione comune a tutti quelli che si pongono la domanda sul futuro della piattaforma di analisi Google: “come hanno intenzione di renderlo un prodotto di alto livello adatto alle grandi aziende?”

La prima previsione di Ian è il rilascio di una API che permetta di accedere ai dati contenuti nei database di Google Analytics, una API eventualmente a pagamento (per non rischiare di sovraccaricare i server con esose e inutili richieste di dati) in grado virtualmente di attingere qualsiasi dato e riprocessarlo in applicazioni terze e nuovi report. Questa previsione si ramifica in due scenari: Google stessa userebbe questa API (e non è detto che in segreto già non lo faccia) e il codice javascript di tracciamento potrebbe diventare uno standard, se permettesse di tracciare variabili a piacimento e successivamente recuperarle richiedendole via API.

La seconda previsione è che questo creerebbe di fatto una nuova industria di strumenti di web analytics di terze parti. Queste nuove aziende non dovrebbero preoccuparsi di pensare a come collezionare e memorizzare i dati in modo che si possano espandere le funzionalità in futuro (lo farebbe Google) e potrebbero concentrarsi sul renderli fruibili attraverso la loro manipolazione. Di contorno, si inizierebbero a vedere “pezzi” di web analytics ovunque ce ne sia bisogno, ad esempio direttamente dentro a CMS o sistemi di e-commerce.

La terza previsione – estrema – si interroga sul perché a quel punto i grossi nomi del settore (Omniture, Webtrends, ecc.) dovrebbero investire ancora risorse nella collezione dei dati, operazione che nonostante tutto ha un costo per i vendor (in termini di banda e server) e per i clienti quando decidono di cambiare piattaforma e non possono travasare i dati pregressi. Adottando lo “standard API” di Google sarebbe più semplice convincere i clienti a cambiare vendor (quindi anche ad abbandonare GA, chiaro) perché si tratterebbe solo di farsi dare accesso ai dati attraverso le API e ricreare nel nuovo strumento i report e la personalizzazioni presenti nel vecchio. Questo permetterebbe anche di risolvere il problema delle installazioni indipendenti di GA da parte di settori periferici delle aziende, problema che i grandi vendor stanno già affrontando. L’utilizzo dell’API Google aggirerebbe questo problema aggregando anche i dati di queste installazioni “dissidenti”.

(photo credit purpleslog on flickr)


May 19 2008

HelpSemaforoQuesto semaforo indica il livello difficoltà del post
semaforo verde - articolo per tutti semaforo giallo - articolo avanzato semaforo rosso - articolo per esperti

20 consigli a Google per migliorare Analytics

autore: Marco Cilia categoria: generale

C’è un recente post di Ryan Spoon che scrive 20 consigli per migliorare Google Analytics, anche se la sua tesi è che Google non abbia molti incentivi per farlo, poiché il ritorno dell’investimento per Mountain View è in termini di dati e maggiori vendite di AdWords per chi decide di partecipare al programma.

Ve li traduco qui, in corsivo le mie eventuali considerazioni:
Continua a leggere “20 consigli a Google per migliorare Analytics”