Dec 23 2013

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Gruppi di contenuti: interessante novità di fine anno

autore: categoria: funzioni

La settimana scorsa è finalmente apparso sul blog ufficiale un post atteso da anni, che riguarda una funzionalità che è sempre mancata nel nostro strumento di digital analytics preferito: la possibilità di raggruppare i contenuti.

La possibilità teorica c’è sempre stata, ammesso di riuscire a taggare tutte le pagine con una apposita variabile personalizzata di livello pagina, ma gli insight relativi erano limitati agli usi e ai report che si possono consultare o costruire a partire dalle custom variables. La possibilità di utilizzare funzioni dedicate, e scritte appositamente dagli ingegneri di Google Analytics eleva lo strumento di un gradino ed apre possibilità interessanti.

Innanzitutto cosa sono i gruppi di contenuti? sono dei raggruppamenti di pagine, che hanno in comune alcune caratteristiche: un esempio classico è la categoria del contenuto, o i tag ad essi associati. E’ un po’ come la categoria del prodotto in un report e-commerce anche se non è per forza 1:1. Un prodotto può avere una sola categoria, mentre un contenuto può far parte di diversi gruppi.

Secondariamente, come si creano i gruppi di contenuto? dall’interfaccia di amministrazione è necessario cliccare su “raggruppamento di contenuti” dentro a una vista, poi “crea nuovo raggruppamento di contenuti”; dato un nome ci sono tre modalità per dire a GA come raggruppare le pagine:

Il primo richiede l’uso di una funzione nel codice di tracciamento (al momento ancora non è disponibile sul TagManager): supponiamo di aver creato il primo indice – ce ne sono 5 disponibili per questa modalità – la funzione da impostare per le pagine che fanno parte del gruppo è


_gaq.push(['_setPageGroup', '1', 'Nome del gruppo']);

questa funzione – essendo una della famiglia _set* – va impostata prima di _trackPageview.

Il secondo metodo consiste nel creare una cosiddetta “estrazione”, cioè una regola che capisce il gruppo di contenuto in base all’URL. E’ basato su espressioni regolari quindi non è proprio facilissimo, ma è molto potente: ad esempio una estrazione con regola /Uomo/(.*)/ crea automaticamente raggruppamenti di pagine del livello inferiore a Uomo, e il nome del gruppo di contenuto corrisponderà a quello presente nella cartella inferiore (/Uomo/intimo, /Uomo/maglie, /Uomo/pantaloni e così via…)

Il terzo metodo è il più classico, cioè le regole simili a quelle dei segmenti avanzati e combinabili a piacere: in alcuni casi è una sovrapposizione delle estrazioni, in altri si hanno molte possibilità in più.

Una volta definiti gruppi di contenuti, tutti i report basati sui contenuti che lo supportano mostreranno la possibilità di utilizzarli e visualizzare le relative metriche, comprese le pageview uniche per gruppo di contenuto. Al momento vedo i gruppi di contenuto funzionare sul report “tutte le pagine” e sul “riepilogo navigazione”. Credo che in futuro verrà esteso anche ad altri report, perché ha senso che ci sia anche un report tipo flow con gli spostamenti dei visitatori sui vari gruppi.

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