$post_level = get_post_meta(get_the_ID(), 'level', true);
if ($post_level) { ?>
SemaforoQuesto semaforo indica il livello difficoltà del post
if ($post_level == '1') { ?>
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if ($post_level == '2') { ?>
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if ($post_level == '3') { ?>
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Non sia mai che mi dimentichi di avvisarvi che durante il convegno GT Venerdì prossimo, 19 dicembre alle 14.20 in sala workshop (o in streaming), terrò un intervento di 80 minuti dal titolo un po’ provocatorio: “Google Tag Manager: smetti di leggere post che ne parlano e impara ad usarlo!” 🙂
La cosa vorrebbe anche risolvere in parte un problema che molti mi pongono da qualche mese, cioè dove ci si possa formare sullo strumento; lo strumento è ancora più criptico di Google Analytics, e vi devo confessare che non ci sono tante risorse. Vi elenco quel che uso io, oltre che tante tante tante prove:
Non è molto, lo so, il resto sono post che mi capitano sotto agli occhi “di seconda mano”, cioè sharati da qualcuno dei miei contatti. Serendipity, la chiamano…
Ci vediamo al convegno GT? passi a salutarmi? 🙂
$post_level = get_post_meta(get_the_ID(), 'level', true);
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SemaforoQuesto semaforo indica il livello difficoltà del post
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if ($post_level == '3') { ?>
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Non ho visto in giro molti post su questo nuovo report, che si trova nel gruppo dei CONTENUTI: si tratta del report FLUSSO COMPORTAMENTO. Forse perché molti hanno pensato che fosse solo uno spostamento e cambio nome del vecchio FLUSSO VISITATORI, che invece è vivo e vegeto, per adesso, ed è ancora nella sezione dei visitatori.
In pratica il flusso comportamento è una fusione di due report esistenti e introduce una modalità aggiuntiva.
Quando viene aperto esso si trova esattamente in configurazione “Pagine”, e quindi riporta le stesse informazioni del report FLUSSO VISITATORI: come le visite di distribuiscono tra le pagine e quali percorsi vengono più “battuti”.
Agendo sul secondo menu della barra grigia si può passare alla visualizzazione “eventi”, e il report si trasforma nel FLUSSO EVENTI, e riporta le stesse informazioni di quel report: come si susseguono gli eventi all’interno delle visite.
La terza modalità è invece la più interessante, ed è una modalità mista con pagine ed eventi. Essendo il numero di combinazioni estremamente elevato, esso è disponibile solo selezionando una pagina. Dopo aver impostato quindi la visualizzazione “pagine ed eventi” sarà anche necessario impostare la pagina desiderata tra quelle disponibili. A questo punto la visualizzazione mostra le visite che sono transitate per quella pagina, dimensionate secondo la dimensione scelta ed eventualmente segmentate in base al segmento selezionato, ma inoltre mostra anche il susseguirsi di eventi, se ve ne sono stati, a partire da quella pagina. Come sempre le pagine sono mostrate in verde e gli eventi in azzurro.
E’ un report che torna utile per comprendere, meglio di prima, quale sequenza di azioni venga eseguita a partire da una pagina, specialmente in un sito con tracking complessi che comprendono molti eventi. Penso ad un grande classico, ovvero il tracking tramite eventi dei click sui link in uscita: con questo report non c’è bisogno di segmenti avanzati, basta selezionare una pagina e vedremo chi abbandona, chi continua e dove e chi abbandona cliccando link esterni dove va 🙂
$post_level = get_post_meta(get_the_ID(), 'level', true);
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SemaforoQuesto semaforo indica il livello difficoltà del post
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Come ogni prodotto nuovo che si rispetti, dopo una breve fase di rodaggio arriva il tempo delle migliorie, che nel caso del Google Tag Manager possono essere molte e sotto molti aspetti.
La prima infornata riguarda – come è lecito aspettarsi – una migliore integrazione con Google Analytics, per cui da qualche giorno:
- il tracking ecommerce è abilitabile con una regola specifica: purché il dataLayer sia popolato seguendo il naming delle variabili illustrato in questa pagina di help, è sufficiente creare un tag di tipo Google Analytics – transaction
- E’ possibile abilitare il codice di remarketing con una sola spunta in fase di creazione del tag di base, selezionando la spunta su “Aggiungi assistenza per gli inserzionisti display”
- sono disponibili setting aggiuntivi per il codice di Google Analytics sotto la voce “altre opzioni”: essi sono pagine virtuali, frequenza di campionamento, timeout dei cookie di sessione, uso di _setAllowAnchor, timeout dei cookie di campagna, custom var, _setAllowLinker, _setCookiePath, _setDomainName e _setAllowHash
Ecco lo screenshot di tutte le nuove funzionalità insieme:
E’ stato anche risolto un bug relativo agli eventi, segnalato tra gli altri da Andrea Scarpetta. Adesso si possono riportare i parametri degli eventi a “nulli” senza doverlo ricreare da capo 🙂
$post_level = get_post_meta(get_the_ID(), 'level', true);
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SemaforoQuesto semaforo indica il livello difficoltà del post
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if ($post_level == '3') { ?>
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Il nuovo bannerone che campeggia qui a destra è dello shop di AdWorld Experience. Non sai cos’è? ora te lo spiego: qualche mese fa a Bologna si è tenuta una conferenza su AdWords/advertising. Erano presenti tantissimi nomi illustri del settore, potete vedere da soli l’elenco e farvi un’idea del livello altissimo dell’evento. Ritengo che da sempre AdWords e Analytics siano due facce della stessa medaglia, e nel tempo questo legame si è sempre più rafforzato: si, sto parlando del remarketing integrato a Google Analytics… 🙂
Questo da un lato mi ha spinto a prendere una decisione che rimando da ormai troppo tempo: appena avrò un pochino di tempo, voglio prendere la certificazione AdWords; se prima poteva essere un “plus”, adesso sento che la cosa non è più procrastinabile. Dall’altro lato, visto che i video dell’evento sono adesso disponibili nello shop del sito, mi sembra giusto segnalarvelo, e dare una mano ai ragazzi a diffondere l’iniziativa. E, visto che il link di affiliazione è tracciato – perché negarlo od ometterlo? – vedere se con gli eventuali guadagni riesco a comprarmene un paio anche io 😀